Teatro Stabile: al via la rassegna «Altri percorsi»

Cinque spettacoli che utilizzano con forza e vitalità i linguaggi innovativi del teatro di oggi



BOLZANO. Sperimentazioni interpretative, ricerca oltre i confini dell'arte contemporanea, testi di bruciante attualità: la rassegna Altri Percorsi / Nuovi Linguaggi, proposta dal Teatro Stabile di Bolzano dal 31 gennaio al 18 aprile, presenta 5 spettacoli che utilizzano con forza e vitalità i linguaggi innovativi del teatro di oggi.

Protagonisti della rassegna, i più significativi gruppi della nuova scena teatrale italiana nel Teatro Studio del Teatro Comunale di Bolzano: "Fanny&Alexander", "Ricci/ Forte", "Anagoor", "Accademia degli Artefatti" e "Teatro Sotterraneo".

Tra i gruppi teatrali nati negli anni Novanta, "Fanny&Alexander" occupa un posto unico: nel corso della loro attività, Chiara Lagani, Luigi de Angelis e Marco Cavalco sono riusciti a mantenere intatta la loro vocazione alla sperimentazione. Sarà il loro"West", spettacolo che disseziona l'immaginario legato al film Il mago di Oz di Victor Fleming, ad aprire la rassegna martedì 31 gennaio. Francesca Mazza, vincitrice del Premio Ubu per questa straordinaria interpretazione, incarna una Dorothy Parker/Judy Garland di cinquant'anni, immersa in un mondo consumato, abusato e distrutto, in cui la piccola bambina dai capelli biondi è diventata una donna matura, distrutta da alcol e barbiturici.

In "West", scritto e diretto da Luigi de Angelis e Chiara Lagani, l'icona di Dorothy Parker, simbolo di un'America produttrice di sogni e speranze, si dissolve nell'immagine patetica di una limpida star di Hollywood perdutamente allo sbando, che esegue come un automa gli ordini che le vengono imposti dall'alto. Dalla distruzione dei miti dell'Occidente ai drammi della generazione dell'iPod, il passo non è poi così lungo. "Spara / Trova il tesoro / Ripeti", Premio della critica 2010, è il titolo sfacciatamente ispirato al linguaggio dei videogame di 17 mini-pièce che il drammaturgo inglese Mark Ravenhill ha dedicato al tema incandescente del rapporto tra Occidente e mondo islamico.

Contaminazioni tra arte figurativa, performance e installazioni, sono le cifre stilistiche dell'"Accademia degli Artefatti", compagnia romana fondata dal regista Fabrizio Arcuri che a Bolzano proporrà le "Troiane" e"Mikado", due episodi della saga del drammaturgo inglese, reso celebre dal testo "Shopping&Fucking". Ad interpretarli, mercoledì 15 febbraio, Fabrizio Croci, Damir Todorovic e, ancora una volta, la bravissima Francesca Mazza.

Filologia classica, storia dell'arte e dell'architettura, della danza e della musica: le compagnie teatrali dell'ultima generazione, come "Anagoor", al secolo Simone Derai, Marco Menegoni, Anna e Pierantonio Bragagnolo, Paola Dallan e Moreno Callegari, si rivelano capaci di coniugare sapientemente le conoscenze umanistiche e la pratica teatrale all'utilizzo di nuovi media.

"Tempesta", lo spettacolo vincitore del Premio Scenario 2009 che presenteranno mercoledì 29 febbraio, è dedicato al quadro più misterioso di Giorgione, pittore rinascimentale nato, come lo stesso gruppo Anagoor, a Castelfranco Veneto. Prendendo ispirazione dall'omonima tela conservata alla Gallerie dell'Accademia di Venezia, Tempesta fa del teatro un'arte visiva e delle arti visive, teatro: una messa in scena muta, ma molto eloquente, che vive di suggestioni visive e acustiche.

In un mondo fatuo, dominato dal potere omologante della società dei consumi e popolato da maschere di falsa felicità è ancora possibile una via di fuga, seppure effimera, attraverso l'universo immaginifico e illusorio delle fiabe? La risposta più che eloquente a questa domanda si trova in "Grimmless", il nuovo, provocatorio spettacolo di Ricci/Forte, la coppia più trasgressiva del teatro italiano, che mercoledì 4 aprile ci porterà in un mondo in cui la fantasia più spensierata delle favole s'infrange in frammenti di crudissima realtà, un mondo senza le fiabe, un mondo che non conosce più i fratelli Grimm.

Una pièce, un puzzle iperrealista di grande effetto, visionario e delirante, che spinge il piede sull'acceleratore e non risparmia nulla allo spettatore, in un viaggio onirico di crudeltà e di caos, in cui si alternano gli allucinati racconti e le performance fisiche di Anna Gualdo, Valentina Beotti, Andrea Pizzalis, Giuseppe Sartori e Anna Terio. Se Ricci/Forte dipingono la nostra realtà come una fiaba caduta in un incubo, angosciante e illuminata da una luce abbagliante, per la Compagnia toscana "Teatro Sotterraneo", vincitrice del Premio Ubu Speciale 2009 per la grande capacità di innovare il linguaggio della scena, la fine del mondo si avvicina, e non certo per il fatidico 2012.

In "Dies Irae", Sara Bonaventura, Iacopo Braca, Matteo Ceccarelli, Claudio Cirri capitanati dal drammaturgo Gabriele Villa, mettono in scena 5 episodi intorno alla fine della specie senza pietà né tenerezza, ma anzi, con brutale presa di coscienza. In 60 minuti esatti, mercoledì 18 aprile, i cinque "discoli" del teatro italiano daranno vita a una dissertazione sullo scorrere dell'esistenza del genere umano pervasa - secondo il loro stile inconfondibile - da un'ironia costante, che allude sempre alla visione del mondo in perenne dissolvimento.

I biglietti sono in vendita presso: le Casse del Teatro Comunale (piazza Verdi 40; tel 0471 053800) aperte dal martedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19.00 e il sabato dalle 10 alle 13; la Cassa del Teatro Cristallo (tel 0471 067822) dalle 17.30 alle 19.30 dal lunedì al venerdì; il giovedì anche dalle 10 alle 12; online sul sito www.vipticket.it. Ai giovani spettatori under 20 è riservato il prezzo speciale di - 5 a biglietto, come per gli abbonati alla Stagione "La Grande Prosa". Gli abbonati inoltre, possono utilizzare i loro buoni omaggio anche per la visione degli spettacoli della rassegna "Altri Percorsi / Nuovi Linguaggi.













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