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Thun, si lavora 4 giorni ma con lo stesso stipendio 

Via alla sperimentazione della “smart week”: interessa 350 collaboratori. La direttrice Lucia Adamo: «L’importante è raggiungere gli obiettivi. Si può lavorare da remoto, venerdì libero»


Antonella Mattioli


BOLZANO. Flessibilità e fiducia. Sono le parole d’ordine di Lucia Adamo - direttrice del personale del gruppo Lenet che ha tra i suoi marchi più conosciuti Thun, Teddy Friends, la Porcellana bianca - che l’hanno portata ad introdurre la “smart week”: ovvero la settimana corta. Si lavora quattro giorni, ma a parità di stipendio. Il gruppo nel 2021 ha raggiunto un fatturato di 127,8 milioni, con un più 15,5% rispetto al 2020. Meglio dei livelli pre-pandemia.

Quando è partita la sperimentazione?

A giugno e durerà fino a maggio del 2023.

Quanti lavoratori coinvolge?

Il gruppo ha un migliaio di lavoratori distribuiti tra Bolzano, Milano e Mantova; l’80% sono donne. Il modello smart week riguarderà 350 di loro. Ovvero tutti coloro che hanno le caratteristiche per farlo.

E quindi chi è escluso?

Ad esempio chi lavora nei nostri negozi o chi è impegnato nei magazzini. Sono occupazioni che implicano la presenza in un determinato luogo e a certi orari.

Chi aderisce al progetto lavora in smart working?

Sì, ma non sempre e non necessariamente. Nel senso che non c’è nessun diritto a lavorare sempre da remoto e nessun obbligo a stare sempre in presenza.

Avete abolito cartellini e timbrature.

Abbiamo abolito entrambi già in era pre-Covid. Adesso però abbiamo cercato di strutturare il nuovo modello di lavoro.

Secondo cui quello che conta non sono le ore passate in ufficio, ma il risultato.

Proprio così. L’azienda concede grande flessibilità, ma ne richiede altrettanta al lavoratore. Quello che conta è il risultato finale che in questo modo si può ottenere, conciliando le esigenze dell’azienda con quelle personali.

In concreto i quattro giorni smart come sono organizzati?

Abbiamo definito delle linee guida, per cui il lunedì e il giovedì sono dedicati in genere a nuovi progetti e riunioni trasversali; il martedì si verificano le performance della settimana e si introducono eventuali correttivi.

Non c’è mai un momento in cui il team si trova a lavorare assieme, in presenza?

In linea di massima il mercoledì è il giorno in cui ci si incontra in ufficio, per lavorare assieme e scambiare due chiacchiere al caffè. Lo spirito di squadra si crea anche così.

Il week end nel gruppo Lenet comincia il venerdì.

È una giornata libera da riunioni ed è da dedicare a se stessi: lavoro individuale, formazione, benessere, tempo libero.

Tutto meraviglioso, ma la produttività chi la controlla?

Questa è la sfida. Spetta ai manager organizzare, motivare, verificare il raggiungimento degli obiettivi.

Non c’è il rischio che chi magari già fa poco, faccia ancora meno?

Chi rientra in questa categoria, non farebbe comunque di più. L’unica differenza è che timbrerebbe il cartellino all’ingresso e all’uscita, ma la produttività sarebbe comunque scarsa.













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