Trovata morta in casa, si pensa a cause naturali

Per Vera Schwienbacher, 40 anni, è stata comunque disposta l’autopsia Era scomparsa dal 9 novembre, il cadavere è stato rinvenuto nello scantinato


di Ezio Danieli


BRUNICO. Sarà l’autopsia, martedì, a dire l’ultima parola, intanto i primi accertamenti hanno individuato in probabili cause naturali il motivo della morte di Vera Valentina Schwienbacher, il cui corpo è stato ritrovato giovedì nello scantinato della casa in cui viveva, in via degli Alpini a Brunico.

La donna, 40 anni, dal 9 novembre era scomparsa o comunque non dava notizie di sé, tanto che alcuni amici avevano lanciato un appello via Facebook per attivare le ricerche e dare una risposta alle domande su dove fosse finita o cosa le fosse successo. La denuncia della scomparsa era stata fatta da uno zio e giovedì i carabinieri di Brunico hanno individuato il corpo della donna ormai in avanzato stato di decomposizione.

A questo punto, l’indagine è partita per spiegare le cause del decesso e ha coinvolto anche i carabinieri del Ris per un’accurata serie di verifiche sul luogo del ritrovamento. Gli uomini dell’Arma hanno anche ascoltato e raccolto le testimonianze di alcuni vicini di casa, cui è stato chiesto cosa abbiano potuto notare in questi giorni nell’edificio di via degli Alpini. Gli interrogativi sorti dopo il rinvenimento della salma erano peraltro stati preceduti da quelli (non correlati o intrecciati) che riguardano il fidanzato della donna, a sua volta sparito e da prima di quel 9 novembre in cui Vera è stata vista per l’ultima volta (e per questo non coinvolto nella scomparsa della quarantenne).

Vera Schwienbacher era conosciuta per la sua vena e le sue passioni artistiche e frequentava vari ambienti e circoli giovanili. A quanto risulta da alcuni conoscenti, forse stava attraversando un periodo difficile e sicuramente dev’essere stato molto duro per lei sopportare la perdita di entrambi i genitori e doversi in qualche modo preoccupare anche dei fratelli minori.

Dal 9 novembre, gli stessi familiari non avevano più saputo nulla di Vera, nemmeno il fratello che pure frequenta l’abitazione in via degli Alpini. Così Vera è presumibilmente morta senza poter esser assistita o senza poter chiedere l’aiuto di qualcuno. Si è spenta sola, irraggiungibile per chi la cercava e, dopo il decesso, con il passare dei giorni il suo corpo ha iniziato a decomporsi. Quando è stato individuato dai carabinieri, è stato possibile ipotizzare la morte naturale ed escludere eventuali violenze, anche se la valutazione finale è stata rinviata all’esito dell’autopsia disposta dal magistrato di turno. E, dopo l’ispezione esterna, sarà appunto l’autopsia a chiarire in via definitiva la morte di Vera Valentina Schwienbacher e a chiudere queste terribili giornate vissute da familiari e conoscenti, prima in sospeso, senza notizie sulla sorte della donna e poi tragicamente segnate dall’accertamento della morte.













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