Ulli Mair rilancia "Stato libero del Südtirol"

La consigliere provinciale eletta ieri con l'87% dei consensi alla guida dei liberalnazionalisti


Orfeo Donatini


BOLZANO. Ulli Mair è fra le poche donne in Alto Adige chiamata alla guida di un partito: è stata eletta infatti ieri dai Freiheitlichen con l'87% dei consensi con lo slogan "Stato libero del Südtirol". Visibilmente emozionata all'esito della votazione del congresso che l'ha vista eletta alla presidenza del partito con l'87% dei consensi dei delegati, Ulli Mair - 37 anni, consigliere provinciale dal 2003, rieletta nel 2008 con oltre 27 mila preferenze e ai vertici dei Freiheitlichen dal 1999 - è così da ieri una delle poche donne alla guida di un partito altoatesino. «Sono orgogliosa di questo esito del nostro congresso - ha poi commentato Mair - perchè il risultato è stato al di là di ogni aspettativa. In ogni caso ci tengo a dire subito che nel nostro partito c'è stato un cambio generazionale, ma non ci sarà sicuramente un cambio di linea politica rispetto a quella da 18 anni portata avanti da Pius Leitner e che tanti positivi risulati ci ha portato». Ed a ripercorrere le tappe della crescita del partito liberalnazionalista della destra di lingua tedesca in apertura dei lavori congressuali del resto è stato proprio il leader di sempre, Pius Leitner, che non ha mancato così di ribadire come «ci sia assoluto bisogno di nuove basi per un nuovo progetto politico che ci conduca oltre l'autonomia. I Freiheitlichen hanno questo progetto: Stato libero del Südtirol». «I Freiheitlichen - ha proseguito Leitner - non sono un partito antiautonomista, ma sono fortemente critici rispetto a questa autonomia. Del resto - ha aggiunto ironizzando - quando qualcuno come la Volkspartei si pone l'obiettivo dell'"autonomia integrale" come hanno indicato i suoi dirigenti in vista del prossimo loro congresso, mi viene da pensare che chi per decenni ha parlato della migliore autonomia esistente al mondo e poi finisce per chiedere la "Vollautonomie", allora dimostra evidentemente di avere avuto solo un'autonomia parziale». Ricordando il risultato ottenuto alle elezioni provinciali del 2008, quando con oltre 43.000 voti i Freiheitlichen sono passati da due a cinque seggi in consiglio provinciale, Leitner ha ribadito «le due direttrici dell'azione politica del partito che per un verso punta a svolgere fino in fondo la sua funzione di controllore del potere e per altro verso è impegnato anche in una quotidiana lotta al "sistema Südtirol" con proposte alternative a quelle dei concorrenti politici». Confermando la propria decisione, annunciata da tempo, di non ricandidarsi alla presidenza, Leitner ha dichiarato il proprio appoggio a Ulli Mair, "erede naturale" alla guida del partito. Ed ha ottenuto una vera e propria ovazione di approvazione e sostegno a dimostrazione che, seppur il partito dopo 18 anni ha dimostrato di sapersi rinnovare, sarà sempre lui il "grande vecchio" dei liberalnazionalisti sudtirolesi con le sue posizioni di rottura, ma anche con la sua capacità di mediazione interna ed in aula.

© RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità