Un rilancio difficile: il forte diventa l’ultima spiaggia

Dal primo gennaio sarà l’Osservatorio Bbt a gestirlo Ausserdorfer: «Aperto tutto l’anno, convegni e matrimoni»


di Robert Tosin


FORTEZZA. È l’ultima speranza per Fortezza, oggi più che un tempo aggrappata al suo forte. La struttura, inaugurata nel 1838, avrebbe dovuto essere il baluardo a difesa dei passaggi per la Val Pusteria e della via del Brennero. Non ha mai respinto alcun esercito, così come non è riuscito a fermare l’emorragia di persone ed economica che ha messo in ginocchio il vicino paese. Ora le si affida il compito non di respingere, ma di attirare. Turisti, soprattutto, ma non solo. È la sfida che ha raccolto l’Osservatorio del Bbt, a cui dal primo di gennaio sarà affidata la gestione dopo un affidamento all’impianto museale provinciale sotto la regia di Castel Tirolo.

«La struttura ha grandi potenzialità - spiega il direttore dell’Osservatorio, Martin Ausserdorfer - e lo sappiamo. Per questo siamo già al lavoro per costruire un motivo di attrazione in stretta sinergia con il paese di Fortezza che potrebbe davvero trovare qui la sua miniera d’oro». Il nuovo gestore non vede il forte come uno dei tanti castelli altoatesini, ma qualcosa di più e di diverso. «C’è un comitato scientifico al lavoro che troverà proposte in linea con l’aspetto storico come mostre ed eventi in tema. Già c’è una mostra sugli usi e costumi locali, ce ne sarà un’altra permanente sui bunker. Le idee sono tantissime, l’importante ora è dare continuità alla struttura (che d’inverno è chiusa ma con la presenza dell’infopoint del Bbt dovrà restare aperta possibilmente tutto l’anno) e avanzare un passo alla volta a seconda delle proprie capacità. La nostra intenzione è quella di rendere autonoma la gestione anche dal punto di vista economico: insomma, il forte deve ripagare gli investimenti. A una prima valutazione una gestione annuale potrebbe costare sui 200 mila euro».

I soldi? Affitti e collaborazioni: «Si può affittare per matrimoni, cerimonie, esposizioni private». Il Bbt, poi, è un alleato formidabile. «Per il tunnel - ricorda Ausserdorfer - arrivano qui migliaia di persone: geologi, ingegneri, tecnici, scolaresche. Il forte potrebbe essere il luogo adatto per seminari, studi, convegni, abbinando il “viaggio di lavoro” a un tour turistico. E qui Fortezza può avere la sua parte. Traendone anche occasioni di lavoro: il bar che abbiamo riaperto è finito in gestione a un imprenditore locale, ma altre occasioni possono aprirsi come il servizio delle visite guidate. Così come già stiamo facendo un lavoro importante con le scuole per visite e gite didattiche: le richieste sono già molte, anche dall’Austria».

Il forte comincia una nuova vita: i lavori di sistemazione sono finiti. O, meglio, il il Forte Basso e quello Medio sono sistemati, per il Forte Alto si faranno solo alcuni lavori di messa in sicurezza. Poi toccherà all’Osservatorio riempirlo di contenuti. «Ma non da soli - aggiunge Ausserdorfer - perché noi riteniamo fondamentale il coinvolgimento dei sindaci dei territori circostanti, così come quello delle associazioni turistiche. A gennaio faremo il punto con una pianificazione a più lungo respiro».













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