Un vecchio anello porta a Maria Pia
È stato trovato sul corpo recuperato nel veronese. La cognata: «Lei portava sempre gioielli»
BOLZANO. Ormai manca solo l’ufficialità che dovrebbe arrivare tra oggi e domani, ma sembra ormai certo che il corpo recuperato nell’Adige nei pressi della diga dell’Enel di San Martino Buon Albergo vicino a Verona, è quello di Maria Pia Perulli, 77 anni, scomparsa dalla sua casa al civico 45 di via Ortles, il 5 maggio.
Il corpo, rimasto in acqua una ventina di giorni, è irriconoscibile, ma addosso aveva ancora un paio di leggings neri, una gonna colorata e una scarpa da ginnastica New Balance. Nessuno sa esattamente cosa indossasse quel giorno che uscendo di casa per una delle sue quotidiane passeggiate, non è più tornata.
Ma questo è l’abbigliamento che la donna, un’ex infermiera che fino al 1994 ha lavorato nel reparto di Ortopedia del San Maurizio, indossava spesso, ovvero leggings e scarpe da ginnastica.
Il corpo recuperato nell’Adige al dito aveva anche un anello d’oro con una data: 25-12-1962.
«Non so - dice la cognata Annamaria - se avesse un anello con inciso quella data. So però che mia cognata amava i gioielli: ne comprava anche alle televendite. Ne aveva parecchi e li cambiava spesso».
Oltre a questi elementi, i carabinieri dispongono della testimonianza del dentista bolzanino di Maria Pia Perulli al quale è stato inviata la documentazione fotografica dell’arca dentale. Il professionista ha fatto un raffronto con le radiografie che aveva in studio, giungendo alla conclusione che ci sono una serie di elementi che combaciano.
Bisognerà vedere se il magistrato veronese disporrà anche l’esame del Dna per escludere ogni dubbio sulla sua identità.
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