«Una dentiera nel panino» Ma la protesi era la sua

Pietro Pertoll denunciò per lesioni colpose il titolare del panificio «Lemayr» sostenendo di esseri ferito in bocca. Ora è stato condannato per calunnia


di Mario Bertoldi


BOLZANO. Aveva architettato tutto con l’idea di costringere una grossa azienda come il «Panificio Lemayr» a sborsare un po’ di quattrini a titolo risarcitorio. in realtà il tentativo si è dimostrato alquanto maldestro e l’autore della denuncia di tre anni fa si è ritrovato ieri davanti al giudice penale ed ha rimediato una condanna ad un anno e mezzo di reclusione per calunnia.

Protagonista della vicenda è Pietro Pertoll, barista meranese di 63 anni (titolare del bar Anny’s Kneipe»), che probabilmente non aveva fatto bene i suoi calcoli su cosa avrebbe potuto rischiare se il suo tentativo fosse stato scoperto. Era il 24 marzo di tre anni fa quando l’uomo si presentò dai carabinieri denunciando, prima verbalmente poi con un atto scritto, di aver subìto la perdita di un dente (ingoiato) e di essere rimasto ferito in bocca a seguito di un «corpo estraneo» rinvenuto (durante la masticazione) all’interno di un panino «croccantino» acquistato presso la rivendita di via delle Corse 70 a Merano del panificio «Lemayr».

In sostanza il barista denunciò di essersi “imbattuto” durante la masticazione del panino in un ponte dentale composto da tre corone dentali in oro giallo.

L’ipotesi avanzata all’epoca fu che la protesi fosse stata “persa” da qualche panettiere. L’indagine successiva ha però dimostrato che si trattava di un clamoroso falso, messo in piedi probabilmente per tentare di speculare economicamente sulla vicenda. In effetti il barista presentò una denuncia a carico della società «Panificio Lemayr srl» il cui rappresentante legale (Mauro Pellegrini) venne ingiustamente accusato di lesioni colpose.

Proprio per questo motivo a carico di Pietro Pertoll è poi scattata l’accusa di calunnia e ieri il relativo processo si è concluso con una condanna penale ad un anno e sei mesi di reclusione oltre ad una provvisionale (cioè un anticipo a titolo risarcitorio) di 10 mila euro. Per il barista, però, i guai giudiziari non sono sicuramente finiti. Il panificio «Lemayr» ha infatti già annunciato di aver subìto un grave danno di immagine che, all’epoca dei fatti resi pubblici dai media, provocò una sensibile riduzione della clientela.

Si preannuncia dunque una causa civile piuttosto dura. Il processo di ieri ha evidenziato che all’epoca dei fatti il denunciante decise di rivolgersi allo studio dentistico del dottor Stefan Kirchmaier per farsi medicare e curare. Fu proprio in quella occasione che il dentista si rese conto che in realtà il ponte dentale in questione apparteneva allo stesso Pertoll.

La protesi si sarebbe staccata naturalmente durante la masticazione del panino e dil barista avrebbe colto l’occasione per sostenere di aver trovato i tre denti in questione all’interno del panico e di aver subìto una serie di lesioni. A confutare ogni dubbio è stato depositato agli atti del procedimento anche l’esito di una verifica con calco dell’intera arcata dentaria dell’imputato da cui risultò che la protesi in questione si inseriva perfettamente nell’arcata inferiore del barista che dunque non poteva non aver avvertito il distacco del ponte dentale in via del tutto accidentale ma naturale. Le successive accuse al panificio «Lemayr» sarebbero state, dunque, del tutto strumentali al fine probabilmente di ottenere un risarcimento.

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