Una stazione dei treni per dare a S.Giacomo l’alternativa alle auto

Pronti il rendering e un preventivo di costi sui 3 milioni Intanto, è quasi ultimata la ciclabile che raggiunge Bolzano


di Bruno Canali


LAIVES. Per risolvere i problemi della mobilità fra Laives (e la Bassa Atesina in generale) e Bolzano, l'amministrazione comunale di Laives (in sintonia con quella di Bolzano) lavora su più idee alternative al trasporto privato. C'è la pista ciclabile che da San Giacomo ha raggiunto il territorio comunale di Bolzano (a Maso della Pieve) e sta per essere completata e c'è l'ipotesi della stazione ferroviaria per San Giacomo, per la quale ci sono un rendering e delle valutazioni tecniche affidate all'architetto Giorgio Degli Agostini dalla Ripartizione mobilità della Provincia.

“Per quanto riguarda la ciclabile fino a Maso della Pieve - dice Giovanni Seppi, vice sindaco di Laives - abbiamo un’ottima collaborazione col Comune di Bolzano. Sono convinto che questo collegamento per le bici rappresenterà un valore, specialmente per chi abita a San Giacomo e in pochi minuti e in sicurezza può raggiungere Bolzano. Quest'anno sarà disponibile e i risultati si vedranno subito".

Per quanto riguarda la stazione ferroviaria, sempre a San Giacomo, secondo uno studio preliminare costerebbe attorno ai 3 milioni di euro. Anche in questo caso si guarda soprattutto ai tanti pendolari che abitano a San Giacomo e devono andare e venire da Bolzano ogni giorno. "Sarebbe un’ottima alternativa per loro - continua Seppi - perché in 4 minuti arriverebbero in stazione a Bolzano e sarebbero incentivati a lasciare l’auto a casa, a tutto vantaggio di viabilità e vivibilità. Anche in questo caso, quello che intanto si può dire è che stiamo lavorando assieme al Comune di Bolzano”.

Per la stazione ferroviaria a San Giacomo (preziosa anche per l'adiacente aeroporto), "siamo alla fase dello studio preliminare - aveva spiegato recentemente l'ingegner Ovidio Martini, della Ripartizione mobilità della Provincia, responsabile unico di progetto per lo studio specifico - e il concetto ispiratore è semplice: dotare San Giacomo della stazione ferroviaria realizzando in ogni caso una struttura a basso impatto, che svolga un ruolo integrativo per la mobilità. Si tratterebbe di una struttura che si integra molto bene nel paesaggio circostante e che contemporaneamente può svolgere anche un ruolo da barriera antirumore. Ci sarebbe anche un sottopasso per andare da un lato all'altro della linea ferroviaria e prevediamo anche un piccolo spazio che potrebbe essere adattato ad esempio a bar, in modo che la stazione non appaia abbandonata, specialmente nelle ore serali. Altro aspetto interessante è che, rispetto a ipotesi fatte in passato, con questa soluzione abbiamo visto, assieme a Rfi, Rete ferroviaria italiana, che non servirebbe il terzo binario, ma basterebbero i due esistenti, sui quali i convogli ferroviari verrebbero cadenzati in maniera da far funzionare tutto al meglio. Con il tunnel sotto il Virgolo, anche la stazione ferroviaria per l'abitato di San Giacomo potrebbe avere un impulso decisivo”.

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