Unibz, scuole, aziende: rete per il lavoro 

Incontro all’ateneo con 270 studenti superiori degli istituti tecnici e Assoimprenditori



BOLZANO. Partire dalle Iti Galilei e finire, da ingegnere gestionale, a fare il responsabile della produzione alla Leitner o il consulente da Tangram e infine il quality planner alla Roechling automotive. E' accaduto a Alex Bucciol. A Manuela Winkler, invece, di diplomarsi alla Gasteiner, sempre di Bolzano, fare economia a Verona e poi passare dalla Bmw alla Microtec. Pure a Herbert Niederfriniger, studi tecnici in Venosta, passione per il legno, è accaduto al termine del suo percorso scuola-lavoro finire alla Holzius. Tre storie altoatesine. Tre ragazzi. E tre percorsi che in dicano come la scuola possa essere il giusto trampolino verso un futuro occupazionale anche immediato. «E che - come ha detto anche il rettore dell’Università - che gli studi tecnici mantengano un capitale di opportunità spendibile». E lo fatto, Paolo Lugli, davanti ai tre che raccontavano le loro storie, nell'aula magna dell'università, e ad altri 270 studenti di tanti istituti tecnici bolzanini. Lì per la giornata di incontro scuola-imprese che, da nove anni, propone Assoimprenditori. «Le nostre imprese il nostro futuro», il titolo. Con presenti folte delegazioni delle ultime classi della scuola professionale Einaudi, Iti Galilei, Max Valier, la scuola di grafica Gutenberg, l'Itcat Delai e il Peter Ainich. Hanno ascoltato le avventure post scolastiche di loro tre colleghi già inseriti nel mondo delle aziende ma anche Paolo Lugli che illustrava loro i percorsi formativi che Unibz è in grado di proporre ai diplomati degli istituti tecnici. Come le facoltà di tecnologia, di informatica, di design. Ma soprattutto la presenza della formazione duale. In cui una laurea triennale può essere raggiunta «non solo e non esclusivamente standosene in classe o studiando in biblioteca ma frequentando le aziende». E poi Karin Roner, di Assoimprenditori, la quale a sua volta mostrava la capacità di affrontare il mondo post crisi della rete industriale e di impresa altoatesina. «Grazie allo sviluppo del nostro lavoro - ha detto - l'intera provincia sta attraversando un momento molto positivo». Dando lavoro a 40mila persone. Un successo che si basa anche sulla capacità di mettere in piedi un tessuto di relazioni continue col mondo della formazione scolastica. «E anche in questi ultimi anni e mesi - ha aggiunto Roner - centinaia di studenti nell'ambito del nostro progetto scuole-imprese hanno avuto l'occasione di visitare i nostri impianti e uffici». Una frequentazione che sta diventando molto utile per gli imprenditori, sempre alla ricerca di forza lavoro specializzata e di collaboratori subito impiegabili, ma anche per gli stessi studenti. In grado di cogliere nell'immediato, le ricadute pratiche dei loro studi e l'opportunità offerta dall'alternanza quotidiana tra le aule scolastiche e i laboratori e i capannoni industriali. Infine, Moreno Giacomozzi, dell'istituto tecnico Galieli e Gabriel Maier, della quinta classe meccatronica della scuola professionale in lingua tedesca hanno moderato e animato il dibattito tra studenti, insegnanti, ragazzi già inseriti nel mondo del lavoro e Assoimprenditori. (p.c.)















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