Università, niente inchiesta interna sui docenti indagati dalla Corte dei Conti

La Libera Università di Bolzano non avvierà nessuna indagine interna sui professori coinvolti nell’inchiesta della Corte dei Conti sugli incarichi esterni



BOLZANO. La Libera Università di Bolzano non avvierà nessuna indagine interna sui professori coinvolti nell’inchiesta della Corte dei Conti sugli incarichi esterni «anche perché hanno sempre svolto in maniera regolare il loro servizio alla Lub». Lo ha detto l’assessora provinciale competente, Sabina Kasslatter Mur, rispondendo in aula a un’interrogazione del consigliere provinciale dei Verdi Hans Heiss.

Quest’ultimo ha ricordato come la Corte dei Conti stia svolgendo due inchieste parallele su alcuni professori della Lub che accanto al loro incarico all’università, erano attivi anche all’esterno dell’ateneo come liberi professionisti o consulenti. Heiss cita i docenti Barbara Russo, Giancarlo Succi,Marco Scotto, Alberto Stiliti, Maurizio Murgia e Antonino Benincasa: i primi quattro della facoltà di Informatica, il quinto ex preside di Economia, l’ultimo docente alla facoltà di Design. Il nodo della vicenda sarebbe in una clausola di esclusività prevista dal contratto firmato tra i professori e la Libera Università, che impedirebbe quindi loro di ottenere redditi da attività esterne a quelle accademiche. Heiss ricorda anche che l’inchiesta era partita da una denuncia anonima riguardante 29 docenti, «di cui molti hanno preferito pagare un indennizzo piuttosto che affrontare un processo».

Va anche detto che finora quelle emerse sono solo le accuse della Procura contabile, che devono essere vagliate nel corso del processo e che in dibattimento sono state decisamente respinte dai difensori dei docenti, secondo i quali le attività extra-Lub erano assolumente regolari e rispondenti a quanto previsto dal regolamento interno e dalle norme nazionali.

Heiss ha chiesto a Kasslatter tra l’altro quanto guadagnino questi docenti, se l’ateneo intenda svolgere indagini interne o richieste di danni. L’assessora come detto ha risposto che non ci saranno ulteriori indagini e che, in caso di lavori non regolari all’esterno dell’università, i redditi di questi ultimi debbano finire nelle casse dell’ateneo: «Ma nel caso specifico i procedimenti (alla Corte dei Conti, ndr) sono ancora in corso, quindi per ora la Lub non prenderà iniziative». Gli stipendi dei docenti coinvolti, ha aggiunto, vanno dai 40 ai 227 mila euro. Un nuovo regolamento sullo svolgimento delle attività esterne è stato elaborato ed entrerà in vigore a breve.













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