Valdaora, botto e fiamme nel silos

Allarme alla Nordpan, a causa di una scintilla nel contenitore della polvere di segatura. Nessun ferito


di Aldo De Pellegrin


BRUNICO. Ad appena quattro anni da un incidente analogo che aveva provocato altrettanto allarme anche se dei danni di entità probabilmente inferiore rispetto a quello di ieri, un altro incendio con esplosione nei condotti e nei silos destinati all’aspirazione e alla raccolta della segatura si è verificato ieri, attorno alle 10.30, alla ditta Nordpan di Valdaora. L’azienda, del gruppo industriale Rubner, si occupa della produzione e lavorazione di pannelli in legno massiccio, anche con procedimenti speciali e innovativi. Probabilmente una scintilla o una scheggia metallica incandescente uscita dalla macchina levigatrice e finita nei condotti di aspirazione della segatura, ha generato l’incendio della finissima polvere di legno che, superati i filtri, si è poi sviluppato anche nei condotti di aspirazione e di trasporto, giungendo fino al vicino silos di stoccaggio della segatura. La pressione provocata dai gas della combustione e dal fumo ha provocato, alle 10.30, un’esplosione con fumo e fiamme che è stata udita, diffondendo l’allarme, anche presso tutte le altre aziende della zona industriale di Rasun e Valdaora dove è ubicata la Nordpan. Proprio il botto, simile a una forte detonazione, ha contribuito a lanciare prontamente l’allarme giunto da più parti alla sede del 118 e del 115 provinciali. Dalle centrali sono stati immediatamente inviati sul posto i vigili del fuoco dei corpi volontari di Valdaora di sopra, di mezzo e di sotto con i colleghi di Rasun di sopra e di sotto e i supporti tecnici del mandamento di Monguelfo, mentre i pompieri di Sorafurcia sono stati tenuti in preallarme, disponibili secondo l’evolversi della situazione. Uno spiegamento di forze davvero massiccio, ma legittimato dal “botto”: nel complesso circa 130 uomini, con 5 autobotti, un’autoscala e altri cinque veicoli dotati di lance ad acqua sono affluiti in pochi istanti attorno all’ampia area dell’azienda. Qui, coordinati dal comandante di Valdaora, Werner Töchterle, i pompieri hanno attaccato le fiamme che stavano divorando l’impianto dei filtri, abbassando nel frattempo con i potenti idranti le temperature nelle altre zone dove si trovava la polvere incandescente, a evitare ulteriori danni alle strutture prima di procedere alla fase di spegnimento vera e propria.

Nel giro di un’ora di incessante lavoro le fiamme e anche gli ultimi focolai sono state spente e domati ed è stato possibile dare il cessato allarme, per procedere quindi alla successiva opera di messa in sicurezza della restante parte dell’azienda, che il sinistro ha solo limitato nella sua potenzialità produttiva. L’incidente, praticamente uguale a quello che aveva già interessato l’azienda nell’ottobre del 2008, sempre con la formazione di un incendio nel silos delle segature, non ha per fortuna causato nessun ferito mentre anche l’intervento dei carabinieri di Valdaora, accorsi sul posto con i pompieri, si è limitato solo alla certificazione dei fatti e delle cause tecniche del sinistro nonchè dei danni provocati, al momento difficilmente quantificabili.

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