Vettori: «Autisti strapagati rispetto al resto d’Italia»

Il direttore generale della Sad: «Incassano almeno 1900 euro netti al mese» Respinte al mittente le critiche su straordinari e ore in cui non sono alla guida


di Davide Pasquali


BOLZANO. «Gli autisti? Che si lamentino poco, visto che son strapagati». Lo sostiene Mariano Claudio Vettori, il direttore generale Sad che interviene nella discussione avviata dai sindacati a margine degli scioperi indetti per il personale viaggiante della Sad. Alcuni sindacati lamentano che i cosiddetti nastri di lavoro dei conducenti in Sad superano le 12 ore e che i periodi di ferie sono troppo corti, con danno per la vita sociale dei conducenti; lamentano poi che in molti nastri vi sono intervalli non pagati con danno all'economia dei singoli conducenti. Secondo i sindacati il nastro di lavoro, in base all'accordo interaziendale del 1988, non può mai superare le 12 ore. «Questa affermazione - sostiene invece Vettori - è del tutto errata, poiché lo stesso articolo 7 dell’accordo consente il supero delle 12 ore fino a 15 ore, col pagamento delle relative voci economiche». Sad svolge 61.234 turni l’anno «ma di questi solamente 5.315 superano le 12 ore e di questi ancora solo 426 arrivano alle 15». Una realtà, quindi, «pienamente legittima, ma estremamente ridotta e marginale, anche perché i turni che superano le 12 ore cadono comunque con una frequenza superiore al mese e, nella media, ogni due mesi di lavoro».

I conducenti «per il loro carico di lavoro vengono poi compensati in misura ancora molto superiore alla media nazionale, per cui nella stragrande maggioranza accettano di buon grado questi nastri lavorativi, perché comportano un’aggiunta in busta paga». Il conducente medio riceve 14 mensilità e in busta paga un netto medio di 1.906 euro, «oltre agli assegni familiari». Questa retribuzione «è sensibilmente superiore alla media nazionale». Ogni conducente, inoltre, nel 2016 ha fatto in media 21 giorni di ferie per un periodo complessivo di 3,5 settimane. «La legge prevede invece un periodo minimo di 2 settimane soltanto». Alcuni sindacati lamentano che le soste di lavoro (il tempo cioè fra una guida e quella successiva) non vengono adeguatamente pagate. «Sad però paga le soste in base alla applicazione rigorosa dei contratti collettivi e degli accordi vigenti». Sad anche in questo aspetto può mostrare una «performance invidiabile». La società «paga 1’83,83% di ogni nastro lavorativo; all'interno di ogni nastro, però, le ore effettive di guida sono soltanto il 67,68%. Questo dimostra che le ore di non guida (il 32,32%) vengono pagate molto bene e certamente in misura sensibilmente superiore alla media nazionale».

Sono dati, questi, spiega Vettori, «non aggettivi o impressioni personali». I sindacati dei lavoratori, «dopo aver conquistato negli anni un'ottima performance retributiva in base ad accordi che pagano supero nastro e soste non lavorate», oggi combatterebbero un'altra battaglia: «Vogliono ottenere, a parità di retribuzione, un nastro ancora inferiore; un modo tutto loro di aumentare la redditività senza aumentare la prestazione di lavoro». Sad però «non può permettersi una politica così sbagliata, perché la concorrenza con le altre aziende, nazionali e europee, non lo permette più». Se il trasporto pubblico passerà alle aziende italiane, tedesche o francesi, «queste applicheranno solo il contratto nazionale e il nostro personale viaggiante si troverà in busta paga dai 300 ai 400 euro in meno». Ma a quel punto «ogni confronto sui dati sarà inutile e resterà solo il rimpianto di un'azienda che faceva ottimamente il proprio lavoro».

In conclusione Vettori non sa dire se il conducente di Sad sia un privilegiato, «sono però in grado di affermare che fuori di Sad vi sono realtà retributive del tutto legittime e normali eppure molto, molto inferiori».

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