Via Merano: ciclabile e corsia per i bus 

Il cantiere. Tra il bivio Merano-Mendola e l’incrocio per l’ospedale San Maurizio si sta lavorando alla realizzazione di nuove infrastrutture Previsto anche l’interramento della linea dell’alta tensione. Intervento di Comune, Provincia, Seab e Alperia. Costo: circa sei milioni di euro



Bolzano. Un grosso scavo su via Merano: dal bivio Merano-Mendola fino all’incrocio con via Böhler, la strada che porta all’ospedale San Maurizio. Il cantiere è aperto da qualche giorno e le ruspe hanno già scavato nel tratto di campagna che costeggia la strada, interessando anche una parte del piazzale della Giardineria Schullian. «La parte più importante dell’intervento - spiega Luis Walcher, vicesindaco e assessore ai lavori pubblici - riguarda quello che avviene sotto il livello stradale, dove verranno messe le infrastrutture che servono in particolare all’ospedale San Maurizio. Ovvero tubazioni dell’acqua, della fognatura, teleriscaldamento, corrente elettrica con l’interramento di due pali dell’alta tensione». Questo è un cantiere sul quale lavorano Comune, Provincia, Alperia e Seab: «È un intervento programmato assieme per ridurre le spese ed evitare troppi disagi». Il costo complessivo si aggira intorno ai sei milioni di euro.

«Quando la prima parte dei lavori sotto il livello stradale - spiega ancora Walcher - sarà ultimata, si passerà alla parte dell’intervento che è più “visibile”. Il progetto prevede infatti di realizzare una corsia preferenziale per gli autobus tra il bivio Merano-Mendola e il semaforo dell’ospedale. Il tracciato riservato dovrebbe snellire il traffico e soprattutto le code che si formano, nelle ore di punta, in quella zona. Ci sarà inoltre spazio anche per una pista ciclabile che consentirà, in particolare a coloro che abitano nella zona del quartiere Firmian, di raggiungere l’ospedale in bici, in sicurezza». Oggi quel tratto di strada fatto in bicicletta - soprattutto la sera - è pericoloso.

Per il futuro è in programma la prosecuzione del tratto ciclabile fino all’ex Bagni di Zolfo, il vecchio albergo che ospita migranti. E poi avanti fino a Terlano.

«La Provincia - dice l’assessore Stefano Fattor - sta facendo un importante lavoro di progettazione della rete ciclopolitana, che prevede la creazione di percorsi ciclabili per collegare il capoluogo ai centri limitrofi».

L’obiettivo è ambizioso: creare una viabilità sempre più green che consenta di integrare l’uso delle due ruote con i mezzi pubblici, treni ed autobus.

In questo modo si dovrebbe riuscire a ridurre sia il traffico che l’inquinamento.

«A Bolzano - dice Fattor - abbiamo già una bella rete di piste ciclabili, ma va migliorata e potenziata con il collegamento con i paesi del circondario, dai quali ogni giorno arrivano migliaia di pendolari».

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