Difesa personale

Boom di iscritte alle lezioni di autodifesa per donne

In concomitanza con i fatti di cronaca che hanno visto vittime di violenza fisica anche ragazze meranesi, non stupisce il successo delle lezioni di difesa personale



MERANO. In concomitanza con i recenti fatti di cronaca che hanno visto vittime di violenza fisica anche diverse ragazze meranesi, non stupisce il successo delle lezioni di difesa personale organizzate dall'Accademia Alto Adige Taekwondo, in particolare dalla maestra Aya Joubairi che da sempre si impegna su vari fronti per la sicurezza delle donne.

Corsi che si tengono presso la palestra Kaiserhof di Merano e che proseguiranno nella sessione di sabato 14 ottobre - tenuti dalla maestra meranese cintura nera quarto Dan che nella sua bacheca può vantare diversi diplomi internazionali. Spiega Aya: «In un periodo in cui la sicurezza personale è fondamentale, il corso si è dimostrato un'iniziativa importante per promuovere anche l'autosufficienza e la fiducia tra le donne. L'obiettivo principale del corso è fornire alle partecipanti tutte le competenze necessarie per affrontare situazioni di pericolo e sviluppare una preparazione fisica adatta», le parole della docente.

Lezioni che quindi non si limitano solo alle tecniche di autodifesa, ma includono l'addestramento all'antipanico, ovvero, una componente cruciale per reagire con calma e determinazione in situazioni di emergenza, proprio grazie all'utilizzo di tecniche tanto semplici quanto efficaci. Ancora Aya: «Quando si organizzano corsi di questo tipo, è importante creare un ambiente nel quale le partecipanti si possano sentire sicure e supportate nella loro crescita».

In definitiva, il successo di questo corso è una testimonianza della crescente consapevolezza nella popolazione riguardo all'importanza della sicurezza personale tra le donne e l'accrescimento della loro autostima, soprattutto nelle donne che per le più disparate ragioni si trovano in uno stato di sofferenza psichica che potrebbe aprire la strada a possibili violenze, anche di natura fisica. «Non si risponde con violenza alla violenza, ma attraverso tecniche di difesa personale, vale a dire un complesso di conoscenze e abilità fisiche che possono fare la differenza nelle vite di tante donne», conclude la docente. J.M.













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