la decisione

Buche delle lettere chiuse col nastro, cittadini di Bressanone delusi 

Ne resteranno aperte solo due davanti alle Poste. Pioggia di lamentele soprattutto nella zona del centro storico. Proprio di recente è stata eliminata anche l’ultima cabina telefonica


Fabio De Villa


BRESSANONE. Dopo la rimozione delle cabine telefoniche in città, ora anche le cassette delle lettere di Bressanone diventeranno un lontano ricordo. Su tutte le buche delle lettere rimaste in città è stata “nastrata” la fessura per inserire lettere e cartoline e poco più sotto è stato incollato un messaggio: «Dal 29 settembre è stato inibito l'utilizzo di questa cassetta d'impostazione. Potrai continuare a spedire i tuoi inviti presso l'ufficio ostale di via San Cassiano».

Messaggio che non è certo passato inosservato alla cittadinanza, sollevando una serie di polemiche in città su un servizio che, secondo le Poste, era ormai poco utilizzato. «Ora per spedire una lettera o una cartolina ci toccherà andare fino all'ufficio postale o in stazione, mi sembra davvero assurdo – sottolineano diversi residenti – Avere una buca delle lettere sotto casa era davvero comodo, in particolare per le persone anziane. Vigliamo poi parlare dei turisti? Non sanno nemmeno dove sia l'ufficio postale e di certo non si avventurano fino alle poste per mandare una cartolina. Non capiamo proprio questa scelta, in quanto le cassette postali non hanno bisogno di alcuna manutenzione ed erano già poche in città, ora non ce ne sono proprio più». Lo stesso vale per i tabacchini in centro, che da sempre vendevano francobolli e cartoline della città. Dalle poste fanno sapere che negli ultimi anni si è registrata una netta diminuzione nell'uso delle buche delle lettere.

A Bressanone rimarranno solo due cassette delle lettere posizionate proprio davanti all'ufficio postale di via San Cassiano, una per l'estero e una per la città. Per effetto dei nuovi criteri varati dall'Autorità garante della comunicazione, Poste Italiane dovrà procedere alla riduzione delle buche delle lettere dalle attuali 46.500 ad appena 29 mila sul territorio nazionale. Solo un cittadino su due ne avrà una entro 500 metri da casa per spedire le proprie comunicazioni, ma saranno tutelati i piccoli comuni. «L'evoluzione del mercato ha portato negli ultimi anni a una drastica riduzione dei volumi postali accettati attraverso questo strumento, che oggi veicola solo il 3% del traffico postale totale», ha spiegato l’authority.

 













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