Crolli di alberi sulle strade e rischio slavine in quota 

Anche ieri decine di interventi per i vigili del fuoco di Villandro, Velturno e Chiusa Con l’innalzamento delle temperature è aumentato il pericolo di distacchi di neve


di Fabio De Villa


VAL D’ISARCO. Dopo il cessato allarme in conseguenza delle grandi nevicate dei giorni scorsi in tutta la bassa ed alta valle d’Isarco, già nelle ore scorse sono ripresi gli allarmi che hanno mobilitato i vigili del fuoco volontari del comprensorio per l’innalzamento delle temperature con rischi di slavine e distacchi nevosi lungo i pendii e dai tetti degli edifici e crolli (non un rischio questo, ma un’emergenza constatata) di alberi sotto il peso della neve.

Dalla serata di sabato fino alle prime ore del mattino di ieri i vigili del fuoco in particolare di Villandro, Velturno e Chiusa sono intervenuti decine di volte per liberare le strade da alberi caduti. Molti sono stati anche i disagi per gli automobilisti in viaggio sulla statale e ancora forti rallentamenti e incolonnamenti si sono registrati sull’A22 fino a tarda notte, con la corsia nord da Bolzano a Vipiteno rimasta chiusa.

I disagi maggiori si sono verificati nei pressi di Eores, Laion, Velturno, Villandro e Chiusa dove alcuni mezzi pesanti sono rimasti bloccati in mezzo alla strada, ostruendo così il passaggio. Un trattore si è rovesciato nella zona di Velturno, costringendo i pompieri a intervenire per riportarlo in carreggiata. In tutte queste occasione, non si sono registrati feriti.

Meglio non è andata in alta valle d’Isarco, dove nel comprensorio di Fleres e Vipiteno sono stati registrati ulteriori disagi dovuti alle nevicate più copiose. Qui le precipitazioni sono proseguite anche nella notte e si sono concentrate in particolar modo nella zona dell’altopiano di Laion in direzione della val Gardena, ma anche nella zona più a nord verso il confine di stato.

Con la fine delle nevicate invece, è arrivato poi il rovescio della medaglia con una brusca inversione termica già nel primo pomeriggio di ieri. L’innalzamento delle temperature pomeridiane ha portato ad uno sbalzo termico anche di 8-10 gradi. E si sono verificati numerosi distacchi di blocchi nevosi accumulati nella grande nevicata dei giorni scorsi. Spesso non si è trattato solo di piccoli distacchi, ma, al contrario, di grossi cumuli ancora parzialmente ghiacciati, che, cadendo da altezze anche elevate, hanno talvolta rischiato di creare notevoli disagi anche alle auto posteggiate in prossimità degli edifici.













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