I ricordi dei malati di Alzheimer accesi alla Mattei 

Giovani e anziani. Docenti e studenti con bisogni educativi speciali e il centro Firmian hanno realizzato un pannello con le mascherine  e fotografie che riportano gli anziani a memorie intime e familiari


Fabio De Villa


bressanone. Un prezioso collegamento tra il mondo dei giovani e quello degli anziani in tempo di lockdown. Un progetto innovativo e creativo che ha messo insieme l’istituto di formazione professionale “Enrico Mattei” di Bressanone e alunni dei suoi ragazzi con bisogni educativi speciali con il centro lungodegenza “Firmian” di Bolzano che si occupa di persone affette da Alzheimer. La collaborazione ha permesso di realizzare un grande pannello fotografico e artistico, sopra il quale sono state cuciti tante mascherine chirurgiche e negativi fotografici illuminati da led.

La finalità è illuminare i ricordi di chi è affetto da Alzheimer e rischia di essere ancora più solo in un momento difficile come quello che stiamo vivendo.

L’idea è nata al centro lungodegenza bolzanino, è stata elaborata da Guido Morgavi e Ilaria Paoli, che si sono messi in contatto con Giorgio Paoli e Sonia Festini dell’istituto brissinese. Insieme hanno sviluppato un progetto inedito: unire il mondo dei ragazzi con quello degli anziani malati di Alzheimer. “La parte sartoriale è stata organizzata dagli anziani dell’istituto Firmian – fa sapere il professor Paoli – Questo per permettere loro di tenersi occupati con progetti manuali e creativi sempre diversi. Però mancava qualcosa, così siamo stati contatti per rendere questo progetto più vivo e dinamico. Siccome per questioni di sicurezza non era possibile far lavorare gli anziani affetti da Alzheimer con l’elettricità, siamo stati contattati dalla Rsa bolzanina. Abbiamo così messo in campo alcuni dei nostri ragazzi dell’istituto Mattei, che hanno particolari necessità di essere seguiti, per permettere loro di lavorare in questo nuovo progetto ed essere così impegnati in una nuova sfida. In tempo di Covid non è stato certamente facile mettere insieme questi due mondi così diversi e lontani l’uno dall’altro, ma, nonostante le difficoltà ci siamo riusciti. Spesso - continua Paoli - non è facile inserire i nostri ragazzi con deficit nel normale percorso professionale e bisogna allora trovare delle attività alternative più adatte a loro. Proprio grazie a questa tipologia di progetto e all’ausilio delle leggi 140 e 170 che permette il rientro a scuola di questi allievi anche in periodo di lockdown, abbiamo un raggiunto un ottimo risultato”.

“Alla fine del nostro progetto - conclude il docente della scuola Mattei - abbiamo creato un vero e proprio pannello artistico composto da mascherine sopra le quali sono stati cuciti dei vecchi negativi ricavati dalle fotografie che ci erano state passate dalle famiglie degli anziani ospitati nella rsa di Bolzano. Questi negativi si illuminano una volta acceso il pannello e vogliono in qualche modo rendere omaggio ai ricordi degli anziani che soffrono di Alzheimer”. Il pannello sarà presto consegnato e appeso all’interno del centro lungodegenza “Firmian” di Bolzano.

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