Lavoratori comunali: una sala anti stress e una per “riflettere” 

Sono tra gli obiettivi per conciliare famiglia e lavoro Nel piano anche docce per chi fa la pausa sportiva


di Tiziana Campagnoli


BRESSANONE. Approvato dalla giunta l'accordo sugli obiettivi che porteranno ad ottenere la certificazione ”Audit famigliaelavoro”. Il percorso avviato dal Comune ha l'obiettivo di conciliare i tempi del lavoro dei dipendenti con quelli della famiglia, organizzando la struttura, gli orari e le procedure in modo tale da consentire ai genitori di occuparsi anche dei propri figli.

Ricordiamo che il sistema di certificazione “audit famigliaelavoro“ è uno strumento elaborato dalla Camera di commercio e dall‘Agenzia delle famiglie della Provincia Autonoma di Bolzano che persegue l’obiettivo di mettere in pratica una politica del personale attenta ai bisogni delle famiglie. Secondo quanto deliberato dalla Giunta comunale l’audit è volto a elaborare iniziative di conciliazione fra tempi dedicati alla famiglia e tempi dedicati al lavoro a favore dei propri dipendenti.

Il percorso di certificazione è accompagnato a Bressanone dalla signora Christine Gostner von Stefenelli che dopo un incontro con i dirigenti del Comune e i responsabili dei servizi ha raccolto proposte e stimoli per l’impostazione delle future strategie che saranno elaborate coinvolgendo collaboratori di tutti i servizi e di tutte le categorie. E giorni fa il contratto sugli obiettivi è stato approvato in giunta.

“I campi di azione individuati sono otto ed ognuno prevede obiettivi e provvedimenti da concretizzare entro una data una data stabilita – spiega l'assessore al personale Paula Bacher – Gli otto campi sono: l'orario di lavoro, l'organizzazione del lavoro, il luogo di lavoro, l'informazione e la comunicazione, la competenza dirigenziale, lo sviluppo del personale, le retribuzioni e le prestazioni economiche aggiuntive e i servizi per la famiglia”.

Tra gli obiettivi più interessanti, la modifica dell'orario di lavoro fisso per i dipendenti a tempo pieno per migliorare l'equilibrio tra lavoro e vita privata (con lassi di tempo ad orario flessibile); la creazione di “spazi di riflessione” per la riduzione dello stress e dei relativi effetti positivi sulla vita familiare; l'allestimento di una sala ricreativa per la pausa pranzo per alleviare lo stress e facilitare la conciliazione della vita professionale con quella familiare; la creazione di un portale Intranet; organizzazione di Coaching per i dirigenti, corsi di formazione professionale per migliorare le competenze sociali e ridurre lo stress, la messa a disposizione di docce e spogliatoi di strutture comunali a dipendenti che durante la pausa vogliano praticare attività sportive.

“Tra gli obiettivi c'è anche la creazione di “spazi di riflessione” - precisa la Bacher – Negli uffici in cui più persone devono condividere una stanza come luogo di lavoro è spesso difficile concentrarsi. Si cercherà, dunque, di creare almeno uno “spazio di riflessione” in ogni sede in cui i dipendenti possano temporaneamente ritirarsi se devono affrontare compiti particolarmente complessi o impegnativi. Per i dipendenti, poi, è previsto anche di mettere a disposizione una stanza in almeno una struttura, con aree salotto e frigorifero in cui possano godersi la pausa pranzo. Ovviamente, ogni obiettivo sarà raggiunto entro una certa data. Con la certificazione - conclude Paula Bacher - puntiamo a migliorare ulteriormente le condizioni di lavoro delle nostre collaboratrici e collaboratori, consentendo loro di conciliare al meglio gli impegni occupazionali con quelli legati alla vita famigliare. Se i collaboratori sono soddisfatti, aumenta la motivazione e la qualità del lavoro – e quindi a beneficiarne saranno sopratutto anche l’amministrazione e i cittadini”.













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