Nuovi casi alla «Schenoni»: migranti portati a Colle Isarco
L’emergenza a Bressanone. Nell’ex caserma sono ospitati richiedenti asilo: alcuni sono stati trasferiti a Bolzano Intanto il Comune si è adeguato alle norme provinciali prolungando fino al 3 maggio le misure di contenimento del virus
Bressanone. Tra i richiedenti asilo ospiti all’ex caserma Schenoni, a Bressanone, “sono stati registrati alcuni casi di positivi al coronavirus”. La notizia è stata riportata ieri nel bollettino aggiornato dalla task force impegnata nel monitoraggio e nel contrasto della diffusione del contagio da Covid-19 in provincia. “I casi registrati e segnalati - prosegue la nota informativa della task force - sono stati trasferiti a Colle Isarco”, nella struttura appositamente creata e allestita nella ex caserma Baisi per ospitare e assistere persone costrette in quarantena. “Inoltre - prosegue il bollettino della task force - alcuni casi sono stati trasferiti in complessi attrezzati per l’assistenza a Bolzano”. Segnalando che circa un terzo dei rifugiati che erano arrivati a Colle Isarco da San Candido sono poi “risultati positivi”, la squadra degli esperti provinciali riferisce anche una comunicazione delle associazioni di volontariato, secondo i cui operatori non è sempre facile e agevole organizzare “una quarantena nei centri per i casi risultati positivi”. Per questo, si sta contattando la protezione civile per definire una soluzione al più presto.
Tornando a Bressanone, ieri il Comune ha ufficializzato il recepimento delle nuove indicazioni giunte dalla Provincia. “L’ordinanza, in vigore fino al 3 maggio - ha spiegato il sindaco Peter Brunner - prolunga le misure di contenimento contro la diffusione del coronavirus con novità per spostamenti e visite familiari, sempre autorizzati quando ci si muove a piedi dalla propria abitazione. È necessario mantenere la distanza di almeno 3 metri da altre persone e indossare la mascherina o un dispositivo di protezione che copra naso e bocca. Il prolungamento al 3 maggio varrà anche per la chiusura al pubblico degli uffici comunali, eccetto i servizi essenziali. Ci appelliamo al buon senso dei cittadini e non introdurremo, come previsto dal documento, limitazioni ulteriori”.