l'inchiesta

Pestaggio al Forum di Bressanone, 8 sotto indagine 

Si tratta di giovani, tutti di Laion, di età compresa tra i 17 e i 21 anni. Del caso è già stata interessata anche la Procura dei minori. I carabinieri al momento ipotizzano il reato di lesioni aggravate


Massimiliano Bona


BRESSANONE. Sarebbero già 8 i giovani sotto indagine per il brutale pestaggio al termine del Maturaball al Forum di Bressanone. Trattandosi di lesioni aggravate, con una prognosi di 30 giorni (destinata a raddoppiare almeno), i carabinieri hanno proceduto d’ufficio con l’ausilio anche di foto e video raccolti dai testimoni di quella serata, una delle pagine più nere delle feste legate al mondo giovanile in val d’Isarco. Si tratta, come anticipato fin dal primo giorno, di un gruppo che era arrivato da Laion con giovani d’età compresa tra i 17 e i 21 anni, il che ha reso necessario anche il coinvolgimento della Procura dei minori.

Nell’elenco non risultano donne, contrariamente a quanto era trapelato nelle prime ore. Anche se nelle immagini ce ne sono diverse che assistono passivamente all’assalto del branco. Ovviamente le responsabilità cambiano da soggetto a soggetto. C’è chi ha sferrato calci e pugni a ripetizione, chi ha tenuto la vittima - Alex D’Alberto - bloccata a terra per consentire agli amici di affondare i colpi, chi è andato a riprenderla dopo la prima colluttazione e chi invece ha guardato senza alzare un dito. «Se non ci fossero stati gli addetti alla security, che hanno portato mio figlio in salvo all’interno del Forum, le conseguenze sarebbero state ancora più gravi», assicura il padre Renato D’Alberto.

Molti gli aspetti da chiarire, compreso il movente.

I carabinieri della compagnia di Bressanone, coordinati dal comandante Ottavio Tosoni, hanno ancora diversi aspetti da chiarire, a partire dal movente. La vittima - il giovane aggredito è stato operato una prima volta all’ospedale di Bressanone a causa del setto nasale “frantumato” in più punti e ieri è stato visitato anche da uno specialista all’ospedale di Merano - avrebbe sostenuto di conoscere solo di vista gli aggressori, ma di non avere idea dei motivi di tanta rabbia e aggressività. C’è chi invece sostiene che vittima e aggressori si conoscessero anche per l’attività di “buttafuori” di Alex, studente-lavoratore che girava da un po’ con la divisa da bodyguard. Pare escluso il movente etnico, anche perché il 18enne pestato è di madrelingua tedesca («ma di cuore italiano», sottolinea Renato D’Alberto) mentre il padre è mistilingue. Nel pestaggio il 18enne ha riportato un trauma cranico, la frattura del setto nasale e la frattura del pavimento orbitario (non si possono ancora escludere lesioni permanenti). Il giovane è stato insultato con l’epiteto “Dreckswalscher”, ovvero “sporco italiano”, di qui il fraintendimento sulla matrice etnica dell’assalto.

Il calvario per guarire: dopo la visita specialistica ieri a Merano Alex è tornato a casa. Previste altre visite e una nuova operazione tra 7 mesi.

La buona notizia è che il 18enne aggredito, dopo la visita specialistica nel reparto di chirurgia maxillo-facciale di Merano, è potuto tornare a casa. Sta prendendo parecchi antidolorifici, l’occhio migliora lentamente ma non è guarito. I medici si sono soffermati anche sullo zigomo e sul pavimento orbitario. Già fissata un’altra operazione tra 7 mesi, che porterà la prognosi da uno a due mesi almeno. Nelle prossime settimane programmate diverse visite, anche dal dentista.

La denuncia della famiglia: tra le testimonianze anche quella di uno dei presunti aggressori.

La denuncia è stata depositata sabato ai carabinieri della compagnia di Bressanone e oltre a foto e video ci sarebbe anche la testimonianza di uno dei presunti picchiatori che nelle ore successive al pestaggio ha chiamato il padre invocando il perdono.

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