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Rischio di incidenti bici - auto a Bressanone: via le ciclabili lungo le rotatorie 

Dietrofront del Comune. Realizzate soltanto poche settimane fa, le corsie alle rotonde sulla statale del Brennero non si sono dimostrate sicure dopo i primi monitoraggi. In via degli Alpini, limite per le auto abbassato a 30 km all’ora


Fabio De Villa


BRESSANONE. La pista ciclabile realizzata solo poche settimane falungo le due rotatoria sulla statale del Brennero a Bressanone è pericolosa e sarà eliminata. La decisione arriva da Comune e Comando di polizia locale che, dopo i primi giorni di sperimentazione, hanno deciso di fare un passo indietro. “Nello specifico, ad essere pericoloso è quel breve tratto dove la ciclabile corre a fianco della strada statale all’interno della rotatoria che porta in centro e di quella che porta in stazione – spiega l’assessore alla viabilità Thomas Schraffl – Se un ciclista che sta percorrendo la ciclabile sulla statale in direzione sud svolta in centro rischia di tagliare la strada alle auto che proseguono in direzione nord. Sebbene la bicicletta si trovi davanti all’auto e abbia la precedenza, nei primi giorni di monitoraggio abbiamo visto che talvolta auto e bici rischiano la collisione. Da qui la decisione di eliminare la corsia delle bici lungo le due rotonde. La sicurezza dei cittadini - osserva Schraffl - è più importante e prima di rischiare un incidente abbiamo deciso di fare un passo indietro. Tutto il resto del tratto ciclabile rimarrà invariato”.

Altra novità per la viabilità cittadina riguarda la riduzione del limite di velocità per le auto sul tratto della statale del Brennero in via degli Alpini. Anche lì il limite è passato dai 50 km/h ai 30 come accaduto su via Vittorio Vittorio Veneto e via Peter Mayr. Situazione questa che non è certo passata inosservata e ha pure sollevato qualche protesta fra gli automobilisti di passaggio.

“Abbiamo messo in atto solo le disposizioni del Piano urbano della mobilità sostenibile - Pums come fatto in tutte le altre zone della strada statale dove corre la nuova pista ciclabile – continua Schraffl – Solo così possiamo garantire una pacifica convivenza fra ciclisti ed automobilisti sull’asse principale che attraversa la città da nord a sud e viceversa. Così facendo ne gioveranno anche tutti i residenti che vivono sulla strada statale, in quanto una riduzione della velocità comporta anche meno polveri sottili e meno disturbo acustico da parte delle auto in transito. Va ricordato poi che l’idea alla base di tutto questo, e del Pums, è quella di svalutare l’importanza della stradale in quel tratto e fare in modo che gli automobilisti evitino il più possibile questo percorso per utilizzare invece la tangenziale. Il prossimo passo sarà quello di completare il collegamento della ciclabile lungo viale Mozart e nella frazione di Millan dove ancora oggi manca un piccolo tratto di collegamento per le due ruote. Finanziamenti provinciali permettendo”.

 













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