Sindaco e assessora in visita alla pensionata aggredita

Bressanone. Paula Meraner, la pensionata di Millan che il 13 febbraio è stata aggredita da due giovani mentre percorreva in bici la ciclabile lungo l’Isarco, sta meglio, da qualche giorno è...



Bressanone. Paula Meraner, la pensionata di Millan che il 13 febbraio è stata aggredita da due giovani mentre percorreva in bici la ciclabile lungo l’Isarco, sta meglio, da qualche giorno è finalmente tornata a casa e a casa ha ricevuto la visita del sindaco Peter Brunner e dell’assessora Paula Bacher, che hanno voluto portarle la solidarietà della città intera e rendersi conto di persona delle sue condizioni.

I due aggressori, lo ricordiamo, erano stati catturati subito dai carabinieri grazie anche all’intervento di due cittadini, Herbert Parlunger e Kevin Lamprecht, che li avevano rincorsi e fermati fino all’arrivo delle forze dell’ordine e che poi sono stati premiati dal Comune. Nella caduta, la signora ha riportato la frattura dell’anca, un trauma al gomito, un trauma cranico e diversi ematomi ed è stata ricoverata all’ospedale di Bressanone. Ora, come detto, la signora Paula è finalmente tornata a casa, anche se dovrà continuare la riabilitazione, ed è attorniata dall’affetto dei suoi cari, il marito e i suoi figli (tra cui l’attore Erich Meraner) e i nove nipoti.

“La signora Paula sta meglio, anche se i segni dei traumi sono ancora visibili – ha detto Bacher – È serena, attorniata dall’affetto dei suoi cari e ricorda bene quel drammatico momento”. Bacher racconta che la signora, donna di fede, è convinta di essere stata protetta dal suo angelo custode. “La signora Paula dice di essere stata salvata dal suo angelo custode – ha proseguito Bacher – Se cadendo dalla bici, gettata a terra dai due malviventi, avesse battuto la testa, le sue condizioni sarebbero state molto più gravi”.

La signora Paula lavora come volontaria al Comedicus, l’associazione diretta dal figlio Erich che con i suoi amici clown va negli ospedali per far trascorrere ai bambini malati delle ore liete, e quella mattina stava andando proprio al centro per dare il suo contributo. “La signora Meraner si chiede ancora perché un simile fatto abbia coinvolto proprio lei – ha concluso Bacher – E mi ha detto che il perché lo sa solo il Signore, ma forse è solo un segnale per spingermi a trovare più tempo per riposare e dedicarmi ai miei cari. La signora è stata molto felice della nostra visita, ci ha ringraziato e sottolineato che non proverà mai odio verso nessuno, nemmeno verso chi le ha procurato tanto dolore”. T.C.













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