Soccorso alpino, nel 2020 sono state 198 le emergenze 

Il bilancio. In calo di una quarantina, nello scorso anno, gli interventi in montagna e sulla neve Il capostazione Vallazza: «Molti incidenti sono dovuti a poca attenzione e preparazione fisica»


Fabio De Villa


Bressanone. Il gruppo del Soccorso alpino e speleologico Cnsas di Bressanone ha chiuso il suo 2020 con quasi 200 interventi d’emergenza, 198 per la precisione, una quarantina in meno rispetto all’anno passato. Nel totale delle uscite, gli interventi del servizio piste invernali sono stati 125, riferiti soprattutto a incidenti in pista con sciatori e snowboarder e quindi ad appassionati del fuoripista.

“I nostri uomini e mezzi hanno affrontato spesso condizioni ambientali difficili, complicate dal maltempo e dalle zone impervie o difficilmente accessibili in cui gli infortunati si trovavano – ha spiegato il capo stazione Carlo Vallazza – Gran parte degli infortuni che si verificano nei periodi invernali sono collegati a una mancanza di attenzione e preparazione fisica di chi si avventura sulle piste. Situazione analoga anche per chi scia fuoripista: spesso l’attrezzatura non è adeguata alla tipologia di sport praticato. Va poi ricordato che in queste situazioni ognuno è responsabile di se stesso, è importante andare a fare scialpinismo o a ciaspolare con cognizione di causa e con tutta la strumentazione necessaria, tra cui sonda, pala e il sistema di localizzazione Artva”.

Per quanto concerne le uscite durante il 2020, si nota come 31 interventi sono stati effettuati nel Comune di Bressanone, segue il comune di Villandro con 12 uscite, Luson 9, Chiusa 6, Velturno e Varna 5, Naz Sciaves 3 e Fortezza 2. Molteplici anche gli interventi in montagna con l’ausilio del servizio di elisoccorso del Pelikan 2 e dell’Aiut Alpin: 46 in totale.

I 25 membri operativi della stazione Cnsas hanno poi accumulato nell’arco dello scorso anno servizi di reperibilità per quasi 16 mila ore, con la partecipazione ad appuntamenti ufficiali fra corsi, esercitazioni, manifestazioni e riunioni.

“Ottimali si sono dimostrate anche nel corso della passata stagione, come sempre era avvenuto nel passato, le collaborazioni con la centrale Unica di emergenza 112, le forze dell’ordine, l’elisoccorso provinciale HeliI, il Bergrettungdienst Avs, la Croce bianca, la Croce Rossa, i gestori degli impianti e con tutti coloro che hanno contribuito a rendere più sicure le giornate all’insegna dello sci e delle scampagnate in montagna”, conclude Vallazza.

Attualmente il sodalizio brissinese conta un nuovo membro in formazione e un aspirante soccorritore.

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