BRESSANONE. Unirà la località Landwirt con la zona di Zingen: è il nuovo ponte ciclopedonale, la cui costruzione è iniziata lungo le sponde del fiume Isarco a nord di Bressanone. Il progetto da 385 mila euro vedrà la conclusione entro questa estate ed è caratterizzato da linee e materiali accuratamente scelti. L’intera struttura, infatti, verrà realizzata in acciaio corten, proprio come i nuovi ponti ciclopedonali realizzati a sud della città, nella zona del lido fra Millan e Bressanone, questo per dare una certa continuità allo stile urbanistico in evoluzione.

Con 40 metri di lunghezza e 6 di larghezza, la nuova struttura servirà meglio le esigenze di spostamento fra le due sponde del fiume nei pressi del confine fra i comuni di Varna e Bressanone.

Le prime opere sono già state avviate nelle settimane scorse e i lavori proseguiranno per tutta la primavera senza interrompere i transiti sulla pista ciclabile e il passaggio pedonale sul lato orografico destro dell’Isarco.

I mezzi pesanti possono entrare ed uscire dalla zona del cantiere grazie a degli appositi passaggi in terra creati per ridurre l’impatto dei lavori. Il progetto è stato recentemente discusso in consiglio comunale, che ha approvato anche la costruzione di un nuovo tratto della pista pedociclabile che servirà il tragitto che dalla chiesetta Zingen corre in direzione della zona Landwirt.

Il ponte in costruzione e il nuovo tratto della pista pedociclabile saranno di fatto una sorta di continuazione della via Vinzent Gasser, che collegherà meglio anche il quartiere Rosslauf di Bressanone.

Al termine degli interventi sarà infatti possibile spostarsi più rapidamente e agilmente in bicicletta o a piedi fra i settori est e ovest di Bressanone e soprattutto si potrà contare su un ulteriore attraversamento dell’Isarco, utile ad evitare lunghi tragitti lungo fiume.

Per garantire la massima sicurezza, inoltre, il nuovo ponte avrà le caratteristiche strutturali per permettere il passaggio dei mezzi di soccorso e di intervento in caso di necessità, consentendo loro di raggiungere tempestivamente il vicino ospedale senza dover fare un giro più lungo attraverso via San Cassiano e via Artmanno come accade oggi.

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