Videosorveglianza per i rifiuti 

Prima telecamera installata in via Alta: era stato il consigliere Graus a sollecitare l’intervento


di Fabio De Villa


VIPITENO. È una vittoria pere il consigliere comunale di Vipiteno Werner Graus, che dopo una lunga “battaglia” può festeggiare la videosorveglianza contro lo smaltimento illegale dei rifiuti che negli ultimi anni è aumentato nel capoluogo dell’Alta Valle d’Isarco. Da qualche giorno, al centro di riciclaggio di via Alta a Vipiteno è arrivata la prima telecamera di sorveglianza a circuito chiuso per monitorare il corretto utilizzo del sistema di smaltimento rifiuti differenziato.

E il consigliere Graus (Svp Wipptal Sterzing), che si batteva per questo progetto dal 2016, è soddisfatto: “Questa è una prima vittoria – racconta - Dopo tante insistenze da parte mia per richiedere l’installazione delle telecamere nelle zone più critiche della città, finalmente qualcosa si è mosso. Non si poteva restare senza fare nulla, perché il problema relativo agli smaltimenti era sotto gli occhi di tutti. Al momento di telecamere ne hanno montata solo una, ma mi auguro che anche le altre zone nei pressi dei centri di riciclaggio vengano coperte dal sistema quanto prima, senza aspettare che passino degli anni. La mia proposta era stata discussa e approvata con 11 voti favorevoli e quindi l’amministrazione è ora tenuta a mantenere la parola data”.

Gli interventi di Graus si sono fatti sentire dopo che a Vipiteno si sono registrati in numero crescente episodi che vedono i piccoli centri di smaltimento della differenziata stracolmi di immondizia di ogni genere. Rifiuti, spesso anche ingombranti e pericolosi vengono lasciati lungo le strade o sono gettati nei pressi delle isole ecologiche. “Come consigliere di Vipiteno - ricorda ancora Graus - ho presentato all’epoca una mozione riguardante l’elaborazione di un regolamento comunale che disciplinasse la videosorveglianza nel territorio del Comune di Vipiteno. In occasione della seduta di giunta nel novembre 2016, la mia mozione era stata a lungo discussa e finalmente eravamo arrivati ad un risultato concreto. Era infatti inaccettabile che la nostra città non prendesse come modello le altre realtà altoatesine, che installano telecamere per monitorare i luoghi strategicamente sensibili nella raccolta rifiuti e registrano eventuali smaltimenti scorretti. Da quella seduta tuttavia, non si era mosso granché e sono dovuti passare quasi due anni prima che qualcuno riprendesse in mano la questione. Dobbiamo infatti ricordarci che lo smaltimento irregolare finisce inevitabilmente per danneggiare il contribuente che invece si comporta regolarmente e utilizza in modo appropriato le isole ecologiche”.

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