BOLZANO. È aumentato in un anno il numero delle famiglie altoatesine che si è indebitato ed ha chiesto l'intervento della Caritas. Nel 2023 le persone che hanno chiesto aiuto sono state 1.300 (+3%). Situazioni pesanti, determinate soprattutto dal reddito basso. Petra Priller - responsabile del servizio di Consulenza debiti della Caritas - dice che il valore medio dello stipendio del singolo lavoratore in difficoltà è di 1.426 euro netti al mese che salgono a 1.564 nel caso di reddito medio della famiglia. «Se in altre parti d'Italia con un reddito simile si può vivere, in Alto Adige che ha prezzi alle stelle, si fa davvero molta fatica».

Oltre al reddito basso, quasi sono le altre cause che portano a contrarre debiti? «Pensione minima, la separazione, una malattia improvvisa, la disoccupazione o un'attività in proprio che non è andata come si pensava e poi l'aumento degli interessi sui finanziamenti accesi per comprare un bene a rate», risponde Petra Piller.

Chi si rivolge a voi è proprietario di un alloggio? «Di solito no. Paga un affitto - e da noi sono molto alti - o ad un privato o se è fortunato all'Ipes». Priller lancia un appello. «Se il vostro conto è in rosso, se siete in ritardo con i pagamenti delle bollette o siete costretti a chiedere prestiti su prestiti, meglio se vi rivolgete a noi perché spendere denaro non è mai stato così facile». Si può acquistare quasi tutto con la carta di credito, pagando con lo smartphone o con l'orologio al polso. «Oggi è possibile pagare a rate con finanziamenti a tasso zero anche se il saldo del conto corrente arranca. Così facendo capita di accumulare una montagna di debiti, che crescendo rischia di sommergerci».

Ma come si fa ad evitare la trappola dell'indebitamento? Caritas offre sei consigli. «Tenete un registro delle spese. Segnate, ad esempio, anche la pizzetta che comprate al volo in panetteria o il caffè che prendete con un amico o un collega di lavoro. E poi pianificate le spese giornaliere, mensili ed annuali, perché forse potreste fare a meno di uno o due abbonamenti. Quello annuale alla palestra che frequentate solo 2 o 3 volte al mese è necessario? E ancora cercate di mantenere una visione d'insieme ed evitate acquisti facili. Portate con voi contanti, perché con bancomat o carta di credito si rischia di perdere il controllo degli acquisti. Sondate opportunità di risparmio. Quando andate a fare la spesa occhio alle offerte, annullate le polizze o i programmi di risparmio se sono troppo costosi o inutili. Informatevi se potete accedere all'esenzione dal ticket per le spese sanitarie, tanti ne avrebbero diritto e non lo sanno. Pensate dove risparmiare sulle spese domestiche o fisse (elettricità, riscaldamento, illuminazione). Verificate se avete accesso a un sostegno economico perché se siete senza reddito o avete un reddito molto basso potreste aver diritto, ad esempio, a un'assistenza socio-economica, a un sussidio per l'affitto, a una pensione sociale, a un'indennità di disoccupazione, a un assegno familiare o simili. Se il vostro conto è costantemente in rosso, accumulate arretrati su affitto e bollette, fate sempre più acquisti a rate, continuate a chiedere prestiti anticipati, non aprite più le bollette e ancora se non riuscite più a dormire la notte perché pensate solo ai vostri problemi economici, per favore contattateci immediatamente - chiude Priller - perché possiamo aiutarvi concretamente a trovare una via d'uscita».

Il servizio di Consulenza debiti e budget della Caritas è gratuito. Gli interessati possono rivolgersi ai consulenti di Bolzano (via Cassa di Risparmio 1, tel. 0471 304 380), Merano (via Galileo Galilei 84/angolo via Verdi, tel. 0473 495 630), Bressanone (via Stazione 27/A, tel. 0472 205 927) e Brunico (via Paul von Sternbach 6, tel. 0474 413 977).