IL CASO

Coronavirus, scuole e strutture ricettive chiuse in sei Comuni altoatesini

Si tratta di alcuni Comuni dell'Alta Pusteria e delle valli ladine: Santa Cristina, Selva di Val Gardena, Badia, Predoi, Monguelfo, Dobbiaco

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BOLZANO. Sono sei i Comuni nei quali le scuole rimarranno chiuse in via precauzionale, dopo  il crescente numero di turisti stranieri tornati a casa con il Coronavirus dopo aver soggiornato in Alto Adige. 

Gli studenti che rimarranno a casa nei prossimi giorni sono quelli che frequentano gli istituti di Monguelfo, Dobbiaco e Predoi. Stessa sorte per gli alunni che frequentano la scuola a Santa Cristina, Selva di Val Gardena e Badia.

Misure precauzionali sono previste anche per le strutture ricettive e gli impianti di risalita, per i quali sono previste misure per garantire la distanza minima di sicurezza ai fini di evitare la trasmissione del virus.

Il presidente Kompatscher ha annunciato inoltre una nuova ordinanza, che è attualmente i fase di elaborazione da parte della segreteria generale in collaborazione con la Protezione civile e le autorità sanitarie.

Lo ha comunicato in conferenza stampa il governatore Arno Kompatscher, sottolineando che si tratta di «misure precauzionali». Kompatscher ha invitato la popolazione a portare pazienza per i disagi, ma - ha sottolineato «si tratta di un atto di solidarietà per i gruppi di persone a rischio».

Kompatscher ha riferito che sono in corso tutti i controlli di persone che sono state in contatto con i turisti che sono risultati essere infetti. Per i quattro casi confermati si tratta di tedeschi, mentre i nove casi sospetti sono residenti in Germania, Francia e Inghilterra.

Tre turisti positivi hanno soggiornato in Val Gardena e uno a Monguelfo. In alcuni casi - ha spiegato il governatore - sono stati i pazienti stessi ad informare gli affitta camere che a loro volta hanno avvertito gli enti locali.

Kompatscher ha perciò auspicato che il flusso di informazioni a livello istituzionale tra i vari Paesi venga consolidato. Non è, inoltre, chiaro se i contagi sono avvenuti all'interno della comitiva oppure in loco.

La giunta provinciale di Bolzano ha inoltre fatto il punto per quanto riguarda la diffusione del Coronavirus Covid-19.

Dal 25 febbraio al numero verde dedicato sono arrivate quasi 3.000 telefonate. Tra le varie misure attuate finora vi è l'allestimento del centro per la quarantena a Colle Isarco.













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