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Covid, collaborazione e incertezze al centro della conferenza inaugurale dell’anno scolastico tedesco

Il ritorno a scuola è previsto per lunedì 5 settembre. Al centro del dibattito le difficoltà create dalla pandemia e l’educazione emotiva per i più piccoli



BOLZANO. Con la conferenza inaugurale aperta ai dirigenti delle scuole e degli asili di lingua tedesca, l'assessore all'Istruzione in lingua tedesca della Provincia di Bolzano, Philipp Achammer, il direttore per l'Istruzione e la formazione tedesca, Gustav Tschenett, e la direttrice reggente della direzione provinciale Scuola dell'infanzia, Sigrun Falkensteiner, hanno aperto ufficialmente l'anno scolastico 2022/2023, che prenderà il via effettivamente il 5 settembre.

«Dobbiamo pensare in ogni caso, quindi perché non pensare in modo positivo?» è stato l’interrogativo che è servito da motto per la conferenza, in cui si è discusso di formazione e ricerca.  

Relatore ospite il neurologo altoatesino Leopold Saltuari, che ha parlato dello stato della ricerca sugli effetti del covid. «La sfida di quest'anno educativo non sarà tanto il coronavirus in sé, quanto piuttosto il modo in cui lo affronteremo dopo due anni di pandemia», ha dichiarato la direttrice Falkensteiner.

Tschenett ha invece sottolineato la «proficua collaborazione» tra i singoli livelli scolastici e Achammer ha parlato di come preparare i bambini alla vita in un'epoca d'incertezza, tra aspettative di rendimento sproporzionate e impoverimento emotivo, in modo che possano superare «le tempeste dei tempi».













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