il caso intercettazioni

Crisi Svp, il parlamentino dà l’ok alla giunta corta con Widmann fuori

"Massimo sostegno" al segretario Achammer e al governatore Kompatscher. L’avvertenza: "I consiglieri sono tenuti a rispettare l'indicazione"



BOLZANO. Il Parteiausschuss, il 'parlamentino' della Svp, ha dato il "massimo sostegno" al segretario Philipp Achammer e al governatore Arno Kompatscher per un pacchetto di misure "per riconquistare la fiducia nel partito". Fra queste misure spicca quella di una giunta ridotta a otto membri con le competenze della sanità in mano al presidente.

La giunta 'snella' deve essere comunque approvata dal consiglio provinciale. Due settimane fa Kompatscher aveva ritirato le competenze all'assessore alla sanità Thomas Widmann, dopo lo scandalo Sad, ma l'assessore finora non si è dimesso. Come ha riferito Achammer, Widmann si è detto contrario a questa decisione.

L'Ausschuss - ha aggiunto il segretario - ha espresso stima per il lavoro da lui svolto, ma ha comunque ribadito l'importanza di dare in questa fase sostegno al segretario e al governatore. Achammer anche ribadito che i consiglieri Svp sono tenuti a rispettare l'indicazione dell'Ausschuss. Per quanto riguarda invece la posizione del vice segretario della Svp Karl Zeller, accusato da alcuni esponenti dei partito di aver passato le intercettazione della procura alla stampa, ci sarà un ulteriore e ultimo colloquio.

Eventuali misure da intraprendere saranno casomai stabilite dalla direzione del partito. Nessuna decisione, per il momento, è stata presa per quanto riguarda un'eventuale anticipazione del congresso, previsto per il momento in autunno, che comunque sarebbe difficile per i tempi tecnici previsti dallo statuto del partito.













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