Disabilità

Deeg: “Promuovere accessibilità e partecipazione per tutti”

L' Indagine sull'inclusione di bambine, bambini e giovani disabili ha evidenziato una carente accessibilità senza barriere. Necessario un insegnamento inclusivo e più offerte per il tempo libero



BOLZANO. "Dobbiamo chiedere alle persone, ai bambini e alle famiglie di cosa hanno bisogno in particolare, dobbiamo ascoltarli e coinvolgerli nella pianificazione di programmi e servizi in una fase iniziale: perché le cose le facciamo con loro e per loro". Lo ha detto l'assessora provinciale alla famiglia, anziani, sociale ed edilizia abitativa, Waltraud Deeg, ringraziando l'Osservatorio provinciale sui diritti delle persone con disabilità e la Garante per l'infanzia e l'adolescenza per aver lanciato il progetto scientifico sulla "Partecipazione ed inclusione di bambine, bambini e dei giovani con disabilità in Alto Adige" di cui sono stati presentati i risultati in prossimità del 3 dicembre, Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità.

Dalla ricerca, condotta con la collaborazione del Centro di competenza per l'inclusione scolastica della Libera Università di Bolzano, emerge, riferisce una nota, "una carente accessibilità senza barriere di luoghi quali scuole e aree di attività per il tempo libero". "Progetti come questo - ha detto il presidente del consiglio provinciale Josef Noggler inaugurando l'incontro - devono essere promossi, in futuro, a tutti i livelli, con l'obiettivo di garantire a tutte le persone uguali diritti e uguali possibilità".

"I risultati hanno evidenziato diverse aree tematiche importanti, tra cui la scarsa accessibilità e la carenza dell'utilizzo senza barriere di scuole e luoghi di svago, così come l'impressione che ci sia ancora un significativo potenziale di miglioramento sia nella partecipazione alla vita scolastica che nel tempo libero", hanno evidenziato Michela Morandini, presidente dell'Osservatorio provinciale, e Daniela Höller, garante per l'infanzia e l'adolescenza.

Tra i bisogni delle bambine, dei bambini, dei giovani e dei loro familiari sono state individuate priorità che hanno portato all'elaborazione di specifiche richieste alla politica per l'ambito scuola e nell'ambito tempo libero. "Tra le richieste nell'ambito scuola, ci sono in particolare la garanzia di un insegnamento qualitativo ed inclusivo a tutti i livelli e la promozione di opportunità di informazione per una maggiore sensibilizzazione scolastica in materia di inclusione", ha spiegato Morandini. "Per il settore del tempo libero sono invece importanti la richiesta di un ampliamento capillare dell'offerta di attività per il tempo libero nelle zone rurali e quella di promuovere offerte inclusive e adeguate alle esigenze", ha aggiunto Höller.













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