BOLZANO. "Il nuovo governo della Provincia di Bolzano avrà l'opportunità di rappresentare una svolta rispetto al passato. Chiediamo che dal 23 ottobre tutti i pascoli siano finalmente obbligati ad adottare i sistemi di prevenzione senza ricorrere ad assurde scorciatoie come le 'zone pascolive protette'".

Lo affermano in una nota Lav, Lndc Animal Protection e Wwf, commentando la decisione del Tar di Bolzano che, come già fatto dal presidente del Tribunale amministrativo, ha confermato la sospensione di due decreti della Provincia che autorizzavano l'abbattimento di quattro lupi nella zona dei Comuni di Selva dei Molini e di Castelbello Ciardes.

È "fondamentale il richiamo del Tar al nuovo articolo 9 della Costituzione da cui discende la 'necessità di assicurare tutela della vita degli animali in generale e, in special modo, quando questi sono protetti da convenzioni internazionali'", sottolineano le associazioni animaliste, secondo le quali "l'ostinazione dimostrata dal duo Kompatscher-Schuler nel voler uccidere i quattro lupi è solo ed esclusivamente la solita mossa da campagna elettorale".

La pronuncia del Tar, conclude la nota, "è una chiara indicazione rivolta a coloro che faranno parte della nuova giunta che uscirà dalle elezioni del prossimo 22 ottobre: è giunto il momento che la politica si svincoli dagli interessi particolari di alcune categorie che, mosse da ignoranza e malafede, finiscono per danneggiare i loro stessi interessi e cominci a lavorare seriamente per favorire la convivenza fra i lupi e le attività umane".