Covid

In Alto Adige 5 nuovi casi di variante sudafricana

Interessati i Comuni di Bolzano, Varna, Chienes e Gais. Variante nigeriana, 19 casi a marzo ma nessuno è stato ricoverato

IN TIROLO. Allarme per la nuova variante britannica: già oltre 100 casi 



BOLZANO. Cinque nuovi casi di variante sudafricana sono stati sequenziati negli ultimi giorni in Alto Adige. Lo fa sapere l’Azienda sanitaria.

Inoltre, è stata elaborata una panoramica della situazione attuale rispetto alle varianti che stanno circolando in Alto Adige; sono stati rilevati anche diversi casi di variante B.1.525, che viene indicata dagli esperti con il nome di “nigeriana”.

I 5 nuovi casi di variante sudafricana riguardano i comuni di Varna, Gais, Chienes, Bolzano e una persona non residente in Alto Adige.

Inoltre, in 7 casi è stata riscontrata la cosiddetta variante "nigeriana".

Questa variante, denominata B.1.525, è classificata dalle autorità sanitarie come "variant of concern" (VOC), cioè da tenere sotto sorveglianza. In Alto Adige, a marzo sono stati rilevati un totale di 19 casi (3,37%) di questa variante. La buona notizia è che nessuna delle persone che hanno contratto questa variante "nigeriana" ha richiesto un ricovero in ospedale.

Dopo che il Ministero della Salute ha recentemente condotto una rapida rilevazione per accertare la presenza di alcune nuove varianti del virus in Italia, l’Azienda sanitaria dell'Alto Adige ha stilato una panoramica anche per la Provincia di Bolzano.

La cosiddetta variante "inglese" è, ad oggi, la più diffusa in Alto Adige (B.1.1.7., con un totale del 79,96%; in numeri assoluti 451). La diffusione della variante "sudafricana" (B.1.351) sembra aver rallentato, anche grazie alle misure intraprese. Solo il 5,67% dei campioni sequenziati (in numeri assoluti: 32) sono stati assegnati a questa variante del virus, che è considerata più contagiosa. Il 10,99% (62 casi in totale) dei campioni sequenziati è stato assegnato ad altre varianti.

Nessuna variante "brasiliana" (nome scientifico: B.1.1.28.1 e B.1.1.28.2) è stata rilevata. Questa è un'ottima notizia, poiché i ricercatori sospettano che questa variante sia più contagiosa del virus originario.

L'emergere delle diverse varianti – ricorda l’Azienda sanitaria –  dimostra che è ancora molto importante seguire le regole di prevenzione: mantenere le distanze, osservare l'igiene delle mani e indossare una mascherina. Regole che continuano ad essere all'ordine del giorno per contenere la diffusione del virus e delle sue varianti.













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