la cerimonia

In Egitto in centinaia per il funerale di Mostafa, morto di freddo a Bolzano

La tragedia del giovane ha trovato grande eco anche sui media del paese mediorientale



BOLZANO. È stato sepolto, ieri a Gharbeya, a nord del Cairo, Mostafa Abdelaziz Mostafa Abouelela, 19 anni egiziano, morto nella notte tra l’8 e il 9 dicembre. Ucciso dal freddo mentre dormiva tra quattro cartoni nascosti sotto i binari della ferrovia in via Buozzi. Ad accompagnarlo, nell’ultimo viaggio, accanto ai familiari - i genitori, il fratello e la sorella - di- strutti dal dolore, tanti amici e centinaia di persone.

La vicenda è stata seguita con molta attenzione dai media egiziani. L’opinione pubblica è rimasta profondamente colpita da una morte difficile da comprendere. Mostafa Abdelaziz Mostafa Abouelela era partito dall’Egitto nel 2018: aveva solo 15 anni, ma un grande sogno. Aiutare la sua famiglia. Era stato in Francia e poi in Italia. Il 7 dicembre si era presentato all’InfoPoint di via Renon; il giorno successivo era stato inserito nella lista d’attesa per un posto all’Emergenza freddo dell’Alimarket.

Davanti aveva altri 170 disperati: troppi. Per questo si era ritrovato a dormire all’aperto, assieme ad un amico. Lo stesso che ha dato l’allarme quando si è accorto che Mostafa non si muoveva più. Una morte inaccettabile anche perché avvenuta Bolzano, capoluogo della provincia con la più alta qualità della vita dopo Bologna, secondo l’indagine del Sole 24 Ore.

Dopo la morte del giovane, il presidente della giunta provinciale Arno Kompatscher ha chiesto ai Comuni della periferia di fare di più, ovvero di mettere a disposizioni strutture per fronteggiare l’emergenza migranti e riaprire i Centri di accoglienza straordinaria che sono stati chiusi un paio d’anni fa.













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