telefonia

In montagna il cellulare non prende? L’Uncem rilancia la mappatura

L’unione nazionale dei comuni e delle comunità montane chiede la collaborazione di tutti per portare il segnale e internet in tutta Italia 



BOLZANO. C'è tempo fino all'11 dicembre per partecipare alla mappatura, lanciata da Uncem (l’unione nazionale comuni comunità enti montani) delle aree del Paese senza segnale telefonico per il proprio smartphone. Dove telefonare, mandare un messaggio, navigare su internet è impossibile. Con gravi rischi anche per la sicurezza pubblica. 

Uncem vuole agire su una grande emergenza del Paese che con la tv che non si vede e le zone montane senza banda ultralarga, è la prima emergenza da colmare.

Un problema di tutta l'Italia, non solo delle aree interne e montane, la telefonia mobile e le troppe zone dell'Italia senza copertura.

"Se l'Italia vuole essere tutta connessa, smart e intelligente, a prova di futuro – spiega l’Uncem –  le infrastrutture di rete devono essere per tutti. Dopo la prima mappatura  Uncem sta lavorando efficacemente - anche grazie ad Anfov e AssTel - con gli operatori di telefonia e proprietari delle reti, delle torri ma anche operatori per internet senza fili.

A seguito della prima mappatura Uncem di due anni fa, sono stati risolti una serie di problemi.

Le imprese hanno pianificato investimenti che si stanno concretizzando. Nella legge di bilancio 2020 sono stati previsti 1,5 milioni per nuovi tralicci, che ancora devono essere spesi. Ma il segnale è comunque positivo. Anche le Regioni hanno programmato investimenti e altri dovranno essere previsti nei POR FESR e grazie al PNRR. Dove non arrivano le imprese private, deve intervenire lo Stato con investimenti pubblici.

Uncem ha recentemente scritto al Ministro Colao che gli oltre 8 miliardi per contrastare il digital divide con nuove reti, previsti dal PNRR, non possono andare solo alle aree urbane.

"Una cosa è certa - prosegue il Presidente Uncem, Marco Bussone - non possiamo intervenire, come Paese, solo lungo le linee dell'alta velocità AC/AV, dove il segnale manca. Serve un piano nazionale per coprire tutte le aree montane. Tutta l'Italia, anche quella più interna, remota, rurale, impervia".

Grazie al contributo di tutti  possiamo dotarci di elenco aggiornato di quei pezzi di Paese, di quelle comunità che non riescono a telefonare, mandare messaggi e navigare, nelle zone alpine e appenniniche".

Da qui l’appello a partecipare alla mappatura













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