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Kompatscher: «Farmi da parte non avrebbe cambiato nulla, sarò il garante dei nostri valori»

Il presidente della provincia ha anche partecipato a un'audizione sul disegno di legge costituzionale per l'elezione diretta del capo del governo: «Preoccupazione per la tutela delle minoranze»



BOLZANO. Il governatore altoatesino Arno Kompatscher, per la prima volta, ha commentato la scelta della Svp di avviare trattative per la nuova giunta provinciale con Fratelli d'Italia. "Potevo dire: ok, a queste condizioni mollo tutto e non sono più disponibile. Questo però non avrebbe cambiato nulla, vista la netta maggioranza nel partito. Il risultato sarebbe rimasto lo stesso", ha detto Kompatscher, ieri sera, durante un dibattito televisivo di Rai Südtirol.

Il governatore ha ammesso che avrebbe preferito un'alleanza con forze di centro e progressiste e di avere ricevuto molti messaggi di cittadini delusi. "Io stesso non sono felice", ha ribadito. Secondo Kompatscher, "era chiaro che nel mio partito non ci sarebbe stata una maggioranza netta per una giunta con la sinistra. E' prevalso l'avviso di sfruttare l'occasione di ripristinare finalmente l'autonomia". Se il governo Meloni non dovesse rispettare le promesse fatte, Fdi non entrerà in giunta, così Kompatscher. Anche cinque anni fa, in occasione dell'ingresso nell'esecutivo della Lega, "abbiamo avuto la stessa discussione. Io mi sono visto come garante e in questi anni abbiamo dimostrato di essere rimasti fedeli ai nostri valori", ha affermato il presidente.

Il presidente della provincia è stato presente anche a un'audizione online di fronte alla commissione Affari costituzionali del Senato sul disegno di legge costituzionale per l'elezione diretta del capo del governo. "L'elezione diretta del presidente del consiglio dei ministri ridimensionerebbe il ruolo del presidente della Repubblica quale garante della costituzione, compito che svolge assieme alla Corte costituzionale. Per l'Alto Adige, nel loro ruolo di garanti della carta costituzionale, i presidenti della Repubblica si sono anche recentemente più volte dimostrati importanti difensori delle minoranze linguistiche" ha detto Kompatscher.

"Scetticismo e preoccupazione" sono stati espressi da Kompatscher anche in relazione al premio di maggioranza previsto dalla riforma costituzionale del premierato, che garantisce il 55% dei seggi a chi ottiene la maggioranza dei voti. "Difficilmente un bonus così grande potrà rappresentare una buona soluzione per la tutela delle minoranze, sebbene la rappresentanza di queste ultime sia prevista dalle norme del pacchetto al Senato e dall'ancoraggio internazionale alla Camera", ha detto il presidente altoatesino. Per un più efficiente funzionamento dell'ordinamento statale, Kompatscher ha riproposto, invece, "il superamento del bicameralismo perfetto attraverso l'istituzione di una vera Camera delle Regioni e delle Province autonome, che si esprima solo sulle leggi costituzionali e quelle che riguardano le Regioni stesse, come succede, ad esempio, in Germania e in altri sistemi democratici efficienti".













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