La sfida al Coronavirus, viaggio nel “cuore” altoatesino dei vaccini
Intervista ad Alicia Tavella la direttrice del Servizio farmaceutico del San Maurizio, che ieri ha ricevuto una nuova fornitura dalla Pfizer: 1365 flaconi per un totale di 8.190 dosi
Bolzano. Entra nel vivo la campagna di vaccinazione in provincia di Bolzano. Una tappa fondamentale per debellare definitivamente il Coronavirus e consentire di archiviare per sempre una delle pagine più brutte per i suoi risvolti sociali ed economici dal dopoguerra ad oggi.
Siamo andati a parlarne con la direttrice della Farmacia del San Maurizio. «Questa è la terza fornitura che riceviamo: altre 1365 dosi». Sono da poco passate le sette di mattina quando Alicia Tavella (nella foto a destra con la dottoressa Michela Falciani) prende in consegna il prezioso carico di vaccino della Pfizer-BioNTech.
«Dopo i flaconi arrivati il 27 dicembre – ci spiega - questa è la terza fornitura che riceviamo: 1.170 la settimana scorsa; oggi altri 1365 ( significa 8.190 dosi, ndr)».
A quei flaconi sono legate le speranze di ciascuno di noi - negazionisti esclusivi ovviamente visto che per loro il problema non esiste, almeno fino a quando non finiscono in un letto di ospedale attaccati ad un respiratore - di uscire dalla pandemia che solo in Alto Adige ha già ucciso 763 persone e stravolto le vite di tutti.
“Il vaccino – a parlare è ancora Alicia Tavella – arriva nel softbox a meno 70 gradi - mai trattato farmaci o vaccini a queste temperature -; quindi abbiamo cinque minuti per trasferirlo in un Ult freezer, ovvero un freezer a temperature ultra basse”.
La dottoressa poi assicura tutti: non bisogna avere paura, i vaccini sono sicuri.
Leggi l’intervista sull’Alto Adige.