A Egna “sold out” per il concerto d’Avvento 

Successo di pubblico per l’esibizione dei Musici Cantori e del Quartetto di Ottoni della banda locale



EGNA. C’erano solo posti in piedi sabato sera nella antica chiesa dei Padri Cappuccini in pieno centro ad Egna. Tutto esaurito infatti per assistere al tradizionale Concerto d’Avvento voluto, come avviene ormai da qualche anno a questa parte, dalla sezione locale dell’Upad. Non c’è solo quindi un Natale chiassoso e consumistico nella borgata della Bassa Atesina. Questo concerto, da parte dei “Musici Cantori” di Villazzano, un rione di Trento, e del “Quartetto di Ottoni” della banda musicale di Egna, ne è la dimostrazione.

Ci sono ancora molte persone che apprezzano le note lievi e soffuse del Natale e le tenue atmosfere di un convento per avvicinarsi alla festa della Natività. Pienone quindi nella chiesa dei frati e scroscianti e frequenti applausi per questi due gruppi musicali che incarnano le tradizioni locali dell’Avvento ma anche quelle di altri Paesi lontani. Se il “Quartetto di Ottoni”, diretto da Markus Zanotti era conosciuto agli spettatori anche perché è la presenza fissa del concerto natalizio, stupenda sorpresa ha suscitato il gruppo trentino diretto dal direttore e compositore Mattia Culmone e formato da 22 componenti provenienti praticamente da tutto il Trentino, uno dei quali, di questi cantori, è un personaggio molto conosciuto ad Egna e non solo: il dottor Ivan Eccli che qualche anno fa aveva ricoperto importanti cariche nell’ambito scolastico della Provincia di Bolzano. Lo ha svelato il responsabile ed anima dell’Upad di Egna Camillo Casera, al momento della presentazione della serata. Da oltre 30 anni i “Musici Cantori” ripercorrono il pentagramma di tutto il mondo diffondendo l’amore per la musica di autori prevalentemente del Novecento. A parte gli innumerevoli concerti, il gruppo trentino si impegna anche in numerose serate benefiche. Al termine del concerto, pubblico e interpreti si sono scambiati gli auguri per le imminenti festività nel refettorio del convento grazie all’ospitalità del Padri Cappuccini, sorseggiando un tè e gustando dolci e tartine preparate dalle donne del direttivo Upad, mentre i “Cantori” non si risparmiavano in nenie e canti popolari. (b.t.)















Altre notizie

Attualità