Bimbi in sovrappeso si corre ai ripari per evitare l’obesità 

Avviato un progetto pilota per insegnare come regolarsi Si terrà durante la settimana «Sharm». Coinvolti i genitori



LAIVES. Ma chi l’ha detto che mangiare meno significa mangiare male? Lo escludono i nutrizionisti che ieri, in municipio a Laives, assieme a sindaco e assessore alle attività sociali e scuola, Claudia Furlani ed esponenti di alcune associazioni, hanno presentato l’iniziativa "Impariamo a giocare con gusto". Si tratta di una proposta rivolta ad un primo gruppo di 12 ragazzi delle scuole medie che sono sovrappeso e quindi rischiano di diventare obesi. L’iniziativa li terrà occupati, assieme alle famiglie possibilmente, durante la prossima settimana "Sharm el Sheikh", quella che in Alto Adige vede le scuole chiuse per ferie.

"Sarà una riflessione su quelli che sono i nostri stili di vita - ha sintetizzato il sindaco - per prevenire i problemi di sovrappeso e obesità che colpiscono anche i giovani, oltre agli adulti. Si tratta di una proposta rivolta anche ai genitori dei ragazzi, affinché adottino, anche a casa, uno stile di vita e una cucina più consoni al mantenimento della salute, loro e dei figli".

I ragazzi partecipanti quindi, per una settimana verranno coinvolti in attività sportive grazie alla collaborazione di alcune associazioni locali; quindi andranno a fare la spesa assieme a Ferruccio Ruzzon, responsbaile della cucina scolastica e una nutrizionista a sua volta farà vedere (e capire) che, anche mangiando meno, non si deve per forza rinunciare alla qualità e al piacere della tavola. Questa iniziativa verrà seguita anche da una psicologa, che cercherà di individuare, assieme alle famiglie, le motivazioni alla base di un eventuale, eccessivo consumo di cibo, proprio perché, spesso, le motivazioni del disordine alimentare sono da ricercare nella sfera psicologica di ciascuno.

A proposito, da tenere presente è anche la raccomandazione della consigliere comunale Sieglinde Niederstaetter Fausster, che ha auspicato un coinvolgimento delle famiglie dei ragazzi affinché questi ultimi non vivano l’iniziativa come una sorta di "punizione" rispetto a chi invece non ha fortunatamente problemi di peso. Proprio il fatto che si tratta di ragazzi infatti - ha detto la consigliere - impone la massima cautela e bene quindi è che vi sia anche una psicologa. Ieri erano presenti Christine Simeoni, Claudio Paganini e Lucia Pappalardo, che seguiranno questa settimana dedicata a migliorare lo stile di vista dal punto di vista alimentare per un gruppo di ragazzi. "Quando hanno saputo dell’iniziativa - ha detto Lucia Pappalardo - anche le mamme delle scuole materne ci hanno chiesto informazioni; intanto però la settimana è rivolta ad un gruppo di studenti della scuola media". Come ha concluso Christine Simeoni, "In una settimana non è che si possano risolvere i problemi di sovrappeso, però si può insegnare ad adottare uno stile di vita e un atteggiamento verso il cibo migliori, a tutto vantaggio di una migliore qualità della vita e della salute".(b.c.)













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