«Climatizzatori rotti, sugli autobus si soffoca» 

La protesta. Sui social tante le lamentele di utenti della Sasa sulle linee tra Laives e Bolzano Dell’Osbel (M5S): «A luglio attendiamo nuovi mezzi, ma quelli attuali sono vecchi e precari»


Bruno Canali


Laives. Si moltiplicano le lamentele degli utenti della Sasa sulle linee Laives-Bolzano, lamentele causate dal grande caldo, che, protestano gli utenti, “trasforma in "forni" gli autobus privi del sistema di climatizzazione o con climatizzatore rotto”. Chi "soffre" di più sono i passeggeri che da Bronzolo e Laives utilizzano gli autobus della Sasa per andare e venire da Bolzano: per loro, la permanenza a bordo degli autobus è maggiore che non per gli utenti della città di Bolzano.

Sui social si rincorrono le proteste e il consigliere comunale di Laives Alberto Dell’Osbel (M5s) prende posizione. “In questi giorni estivi - afferma Dell’Osbel - prendere un autobus è una sfida medica più che un beneficio ambientale. Sono numerosi i cittadini che lamentano la mancanza di aria condizionata e mi è capitato più volte di usare le linee 110 e 111 con climatizzatori guasti. E questo è gravissimo per un servizio pubblico così importante. A bordo ci saranno stati 40 e più gradi. Sasa è una realtà da 30 milioni di euro e oltre 20 milioni di passeggeri annui. È inconcepibile che non venga fatta la manutenzione ordinaria e preventiva su mezzi e relativi impianti per la climatizzazione. A soffrire non sono solo i passeggeri, ma anche gli autisti. Intanto il Comune di Bolzano continua a lavorare per bloccare i pendolari ed obbligare così i cittadini di Laives e della periferia a prendere i mezzi pubblici. Ma come si può pensare di obbligare i cittadini a prendere i mezzi pubblici quando questi si presentano in condizioni precarie, mezzi che hanno 20 anni e più. E se dovesse aumentare il numero di passeggeri la situazione rischierebbe il collasso, non solo infrastrutturale ma anche fisico dei pendolari. Ci dicono che a luglio arriveranno autobus nuovi, ma il problema rimane. Come è possibile che un’azienda come Sasa, che investe milioni di euro nella trazione ad idrogeno, non investa nella manutenzione ordinaria dei mezzi? Per non parlare poi dei numerosi guasti meccanici ed elettrici che coinvolgono i mezzi in servizio. Come Comune (che è presente con una piccola quota nel Consorzio con Bolzano e Merano) abbiamo spinto per il mantenimento del servizio di trasporto inhouse perché ci dava maggior garanzie: ebbene - conclude Dell’Osbel - è ora che la Provincia dia dimostrazione in merito alla validità della scelta fatta”.

Paolo Zenorini, rappresentante del Comune di Laives nel Cda della Sasa, ha già avuto modo di spiegare che dal prossimo mese arriveranno una trentina di nuovi autobus per la Sasa, mezzi di ultima generazione, che andranno a sostituire quelli più obsoleti, anche sulle linee fra Laives e Bolzano. Quindi ci sarà anche la "soppressione" della linea 112 "express", che verrà sostituita dalla linea 120 della Sad, linea che, partendo da Egna, garantirà anche maggiore frequenza di passaggi anche a Laives e sarà in funzione tutti i giorni della settimana, garantendo le stesse fermate attuali a cadenza di 30 minuti.

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