La denuncia

Furto al Lido di Laives, rubate le mance del personale

Alcuni bagnanti hanno notato un gruppo di nomadi mentre armeggiava con il porcellino delle offerte. Il titolare Pizzo: «Si tratta di circa 300 euro. Resta il fastidio. Ai responsabili del colpo ingresso interdetto per sempre»



LAIVES. Giorni da tutto esaurito, gli ultimi, per il lido comunale di Laives. Giorni nei quali, come è stato a Ferragosto ad esempio, il personale è impegnato senza sosta nei controlli.

Ed è approfittando della confusione che proprio l’altro pomeriggio, alcuni giovani nomadi, fra i quali anche una ragazza, hanno rubato il maialino che era sul banco del bar.

La cosa però non è sfuggita ad alcuni utenti del lido i quali hanno avvisato Stefano Pizzo, il gestore, che si è anche recato dai carabinieri per denunciare il furto.

«Ringrazio prima di tutto coloro che mi hanno avvisato – dice Pizzo – e che hanno permesso di riconoscere gli autori del furto. Purtroppo, non siamo riusciti a recuperare i soldi – 300 euro circa – contenuti nel salvadanaio, risultato delle offerte che i nostri utenti lasciano quando magari si recano al bar del lido.

Comunque ho provveduto a denunciare l’episodio ai carabinieri e questi giovani delinquenti non entreranno mai più al lido di Laives, perlomeno fino a quando ce l’avrò in gestione io».

I furti nei lidi, non solo di soldi, ma anche di telefonini e altri oggetti, sono un classico durante l’estate.

Alcune settimane fa, sempre a quello di Laives, era stata segnalata anche la sottrazione di una borsetta da parte di qualcuno che aveva approfittato del momento in cui la proprietaria di era allontanata.

L’allarme comunque era rientrato rapidamente perché la borsetta era stata ritrovata, sempre all’interno del lido.

Evidentemente chi l’aveva presa aveva capito che non sarebbe riuscito ad uscire facilmente senza essere individuato e quindi l’ha abbandonata.

Bisogna però stare attenti, specialmente quando c’è ressa, perché chi mette a segno questi furti tiene d’occhio la propria vittima e appena questa perde di vista, anche solo per poco, i propri effetti personali, scatta il furto.

Dalla descrizione della dinamica fatta dal gestore del lido di Laives, emerge il sospetto che, spesso, coloro che agiscono siano organizzati in una vera e propria banda dedita a queste attività criminose.

Per i bagnanti quindi vale la raccomandazione di stare attenti e non lasciare borse, telefonini o altro incustoditi, quando si va magari al bar o a fare il bagno.

Conviene perciò chiedere al vicino il favore di tenere d’occhio la propria postazione fino al ritorno.

Dal canto suo, Stefano Pizzo, da tempo si è attrezzato con videocamere di sorveglianza, proprio per prevenire questi spiacevoli episodi. Con il Covid inoltre, coloor che non sono abbonati debbono lasciare le generalità e questo dovrebbe anche favorire il riconoscimento di eventuali persone con fare sospetto. Il lido di Laives è sempre stato considerato “a misura di famiglia”.













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