le sei parrocchie 

La lettera del vescovo Muser per i 25 anni del Decanato

LAIVES. Il decanato di Laives è il più “giovane” tra quelli della diocesi, e domenica è stato festeggiato il venticinquesimo anniversario dalla sua istituzione. Fu fondato il 28 ottobre 1993 dal...



LAIVES. Il decanato di Laives è il più “giovane” tra quelli della diocesi, e domenica è stato festeggiato il venticinquesimo anniversario dalla sua istituzione. Fu fondato il 28 ottobre 1993 dal vescovo Wilhelm Egger. Prima i fedeli italiani delle parrocchie di Laives, Bronzolo, Vadena, San Giacomo e Pineta facevano parte del decanato Bolzano 3 (con un proprio decano), mentre i fedeli di madrelingua tedesca facevano parte del decanato Bolzano 1, anche questo con un proprio decano. Nel 1993 il vescovo decise di riordinare i decanati di Bolzano e in tale contesto fu soppresso il decanato Bolzano 3 e riordinato il decanato Bolzano 1. Inoltre fu eretto il decanato di Laives – Dekanat Leifers, bilingue, comprendente tutte le sei parrocchie del territorio. Primo decano, dal 1993 al 1998, è stato don Giuseppe Clara, allora parroco di Vadena, e dal 1998 ad oggi è don Walter Visintainer.

«Vi auguro uno sguardo riconoscente e riconciliato sui 25 anni – ha scritto in una lettera di saluto il vescovo Ivo Muser rivolgendosi ai fedeli del decanato di Laives – e tanti motivi di speranza per il presente e per il futuro. Il decanato bilingue di Laives fu voluto e istituito nel 1993 dal vescovo Wilhelm Egger. Lungo questa strada avete compiuto molti passi per anteporre ciò che unisce a ciò che divide. Numerose forme della collaborazione hanno condotto alla creazione dell’unità pastorale. I tanti piccoli passi verso una maggiore unità dei fedeli di entrambi i gruppi linguistici sono un contributo importante per la convivenza tra le persone della nostra diocesi e della nostra provincia. Proseguite su questa strada! Testimoniate con segnali che rendano chiara l’essenza della chiesa: un segno, un sacramento, uno strumento di unione. Apprezzate i segni di unità tra voi. La collaborazione nella pastorale del decanato dovrà diventare più visibile nelle celebrazioni religiose e sovralinguistiche». (b.c.)













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