La Sauro riunisce i soci: «50 anni fa, la nostra casa» 

La prima cooperativa. Festa per le 38 famiglie che vararono le iniziative edilizie collettive «Abbiamo sempre lavorato insieme per sistemare gli alloggi e tutta l’area intorno»


Bruno Canali


Laives. Costruirsi la casa in cooperativa è da tempo un’opzione molto seguita a Laives. In zona Toggenburg a Pineta, tante cooperative si sono insediate nel tempo. Cinquant’anni fa era in qualche modo l’epoca dei “pionieri” per questo genere di iniziative e se lo ricordano i 38 soci che, appunto mezzo secolo fa, diedero vita alla prima cooperativa di Laives, la “Nazario Sauro” (dalla via dove ha realizzato gli alloggi).

Ieri, queste famiglie si sono ritrovate per un pranzo collettivo al ristorante "Selva verde", occasione per rivedersi, perché, nei decenni trascorsi, qualcuno ha preso strade diverse, senza dimenticare le origini.

“Era il 1967, quando decidemmo di formare la cooperativa - ricorda Antonio Galassiti, uno dei 18 soci fondatori - Entrammo nelle nuove case nel 1969. Il terreno sul quale costruire lo ricevemmo dalle Acciaierie, lo stabilimento bolzanino dove lavoravamo. In massima parte eravamo cittadini di Laives e ricordo che, attorno all’area che ci misero a disposizione, c’erano solo vigneto e una casa. Il resto erano mucchi di terra. Così, al sabato e nel tempo libero, ognuno di noi si metteva al lavoro con gli altri per sistemare l’area, un lavoro volontario, caratteristica che è rimasta per tutti gli anni, perché anche oggi diversi lavori li facciamo noi soci, compresa l’amministrazione della casa, la sistemazione del giardino e la manutenzione dell’edificio. Insieme - prosegue Galassiti - abbiamo anche acquistato un pezzo di terreno sul quale abbiamo ampliato il verde della casa e realizzato dei parcheggi. Non elenchiamo poi i lavori fatti: dal tetto ai poggioli, al cappotto, passando per fognatura, cappotto termico e altro ancora. Oggi, a 50 anni da quando fu costruita, la nostra casa è ancora come nuova e ne siamo orgogliosi, anche perché ognuno di noi ci ha messo veramente tanto di suo”.

Ieri, al pranzo di mezzogiorno, c’è stato il tempo per ricordare questi 50 anni, una miriade di episodi che hanno accompagnato questa bella avventura che prosegue, come ha sancito la festa insieme di ieri. “Oggi, nella cooperativa Nazario Sauro, sono riunite 38 persone - continua Galassiti - Tredici sono i figli e 25 i vecchi soci. Ricordo che, quando arrivammo, c’erano 38 bambini e si possono immaginare lo spettacolo e anche la confusione, ogni mattina, quando partivano da casa per andare a scuola. Oggi gran parte di quei bambini ha a sua volta messo su famiglia e noi siamo diventati nonni”.

La cooperativa Nazario Sauro, si trova accanto all’omonima via di Laives e vicina anche alle “Case delle Acciaierie”, affacciate su via Kennedy. In quell’area, un tempo coltivata a vigneto e oggi diventata un quartiere all’ingresso sud della città, si sono insediati tanti di coloro che lavoravano, appunto, nello stabilimento delle Acciaierie di Bolzano, quando ancora erano proprietà della famiglia Falk e questo proprio grazie alla disponibilità della società nei confronti dei propri dipendenti. Di quell’epoca, oggi è rimasto solamente il nome “Acciaierie”, perché, nel frattempo, tante cose sono cambiate per quanto riguarda anche la storia dello stabilimento bolzanino. Per quanto riguarda Laives però, è rimasta integra la solidarietà fra gli operai di allora, che, in un’epoca nella quale ancora non si parlava di cooperazione, decisero di mettersi insieme per provare a costruirsi ciascuno il proprio alloggio. Un’avventura riuscita e ieri, quindi, giustamente festeggiata.













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