LAIVES. Non ce l'ha fatta Emma Frasnelli, l'anziana donna (85 anni) investita martedì sera in via Kennedy: giovedì, a due giorni dall'incidente in cui era rimasta vittima, è deceduta. La donna era stata centrata da un’auto mentre si apprestava ad attraversare la strada sul passaggio pedonale di via Kennedy, a qualche metro dall'Hotel Steiner ed è stata sbalzata a terra. Immediatamente soccorsa dal medico d'urgenza e dalla Croce Rossa, lì per lì le sue condizioni non sembravano così gravi anche se nel violento impatto aveva riportato varie fratture.

Trasportata all'ospedale di Bolzano però, dopo due giorni è deceduta e dovrà essere la Procura a stabilire le responsabilità dell'incidente. Lo farà sulla scorta dei rilievi effettuati sul luogo dell'investimento dalla polizia municipale di Laives. In un primo momento si era anche parlato di scarsa illuminazione in quel punto di via Kennedy, elemento che però è stato ridimensionato perché, proprio recentemente, il Comune ha provveduto a far sostituire le vecchie plafoniere poste sui passaggi pedonali che si trovano lungo via Kennedy con più moderni sistemi a led, che garantiscono sufficiente luce sulla strada. Indubbiamente, invece, quel tratto di strada, all'ingresso nord della città di Laives, è fra i più insidiosi, caratterizzato come è da un breve rettilineo sul quale si affacciano, solo lungo il lato ovest l'Hotel Steiner, una giardineria e alcuni edifici.

La donna investita abitava all'inizio di via Galizia, ad un centinaio di metri da quel passaggio dove è stata investita e quindi conosceva bene il percorso. Toccherà perciò alla Procura, vista la relazione della polizia municipale di Laives, stabilire l'esatta dinamica dell'incidente, accaduto verso le 18, un'ora in cui oramai fa buio e la visibilità si riduce per tutti.

Paradossalmente, da quando è entrata in funzione la variante in galleria alle spalle della città, occorre prestare molta più attenzione nell'attraversare via Kennedy proprio perché, essendo meno trafficata di un tempo, può succedere che gli automezzi che la percorrono tendano a correre di più e questo aumenta il pericolo per pedoni e ciclisti. Anche questo incidente dall'epilogo così drammatico richiama nuovamente l'attenzione sulla necessità di procedere quanto prima possibile alla riqualificazione di via Kennedy per introdurre tutte le misure di limitazione del traffico e della velocità lungo l'asse viario principale della città di Laives. È evidente infatti che i soli passaggi pedonali tracciati sull'asfalto non sono una garanzia di sicurezza per chi deve attraversare una strada oramai con caratteristiche nettamente urbane.