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Laives, emergenza rifiuti abbandonati: pugno di ferro e nuove telecamere 

Comune e Seab a confronto anche per individuare le soluzioni al problema che costa 200mila euro all’anno. Annunciata l’installazione di altre cinque videocamere, inoltre verrà incaricato un addetto alla vigilanza del territorio



LAIVES. C’è sempre il problema dell’abbandono dei rifiuti al centro dell’attenzione dell’assessorato comunale all’ambiente del Comune di Laives. Qualche giorno fa, in municipio a Laives, si è svolto un incontro fra i rappresentanti di Seab e Comune di Laives, dove è stato affrontato proprio questo tema.

«Anno dopo anno – sottolinea l’assessore comunale all’ambiente Bruno Borin – il conto per le pulizie straordinarie di strade e isole ecologiche, ovvero la raccolta di tutti i rifiuti abbandonati, al Comune di Laives costa attorno ai 200mila euro, soldi che vengono spalmati sulle bollette che pagano gli utenti e che invece potrebbero essere risparmiati semplicemente se ognuno si comportasse civilmente, smaltendo in maniera corretta i propri rifiuti».

Si è parlato quindi di vigilanza per cercare di contrastare il fenomeno dell’abbandono e in tal senso, spiega ancora l’assessore Borin, «l’idea sarebbe quella di incaricare appositamente una persona affinché segua questa attività, rafforzando così i controlli che già si effettuano». «Come avevamo anticipato tempo fa - aggiunge Borin – abbiamo deciso di affiggere, in tutte le isole ecologiche, dei cartelli esplicativi in varie lingue, per spiegare come ci si deve comportare con lo smaltimento dei rifiuti e anche le sanzioni che si rischiano trasgredendo alle regole. Le stese istruzioni, Seab le recapiterà agli utenti con le bollette, appunto per raggiungere tutti gli utenti. Abbiamo poi concordato con Seab di aggiungere uno svuotamento ulteriore nei fine settimana oltre a quelli che già effettua, perché succede regolarmente che il lunedì mattina si registrino numerosi abbandoni di rifiuti. Le isole ecologiche particolarmente “critiche” sul territorio comunale sono 15 e abbiamo chiesto che per questo vengano aggiunte nuove campane per il cartone, che è uno dei materiali maggiormente abbandonati. Succede anche perché non tutti li schiacciano per metterli poi nelle campane e così basta qualche scatolone per riempirle. Installeremo anche altre cinque nuove telecamere».

C’è poi la questione dei controlli verso chi non dichiara di produrre rifiuti e qui però - come spiega in conclusione l’assessore Borin – ci si scontra con le norme sulla privacy. «Cercheremo un sistema con la Provincia per poter incrociare i dati degli allacciamenti elettrici con quelli delle tessere rifiuti. Al momento non è permesso farlo, ma speriamo che la Provincia superi il problema della privacy».













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