Paolo Maccagnan, musica e passione scolpite nel Dna 

Ha ereditato dal padre la guida del Coro Monti Pallidi Una figura fondamentale per la vita culturale di Laives


di Bruno Canali


LAIVES. A cinquant'anni dalla fondazione, il coro Monti Pallidi di Laives è impegnato per l'evento all'insegna del ricordo per il maestro Sergio Maccagnan, instancabile promotore di musica e cultura che andandosene ha anche lasciato una bella e impegnativa eredità al figlio Paolo: quella di continuare a guidare la sua creatura. Così, dal primo gennaio 2005 (dopo aver già sperimentato la conduzione in alcune occasioni), è Paolo il giovane maestro del Coro Monti Pallidi. Per un triennio è stato anche l'animatore del Piccolo Coro Monti Pallidi, il vivaio di giovani e giovanissimi cantori che volevano prepararsi al passaggio tra le file dei grandi. Oggi è considerato uno dei più autorevoli direttore di cori in attività, conosciuto ben oltre i confini della realtà dei soli cori popolari maschili. Una fama che si è conquistato avendo messo in campo idee ed energie per dare vita ad un variegato movimento corale nella "sua" Laives. È grazie a lui che, in questo momento storico in cui le esperienze sorgono e spariscono nello spazio di un mattino, continuano a prosperare la ormai cinquantennale attività canora del Coro Monti Pallidi, la vitalità incontenibile delle Piccole Voci dei Monti Pallidi (co-gestita insieme alla sorella Lorenza), la Schola Cantorum con la sua rinata voglia di esserci e la potente carica di energia femminile del Coro Artemisia, l'ultima creatura nata nel caldo ambiente della sede storica dei Monti Pallidi, in zona scolastica, oggi finalmente (quasi) del tutto rinnovata e adattata alle esigenze di un così vasto numero di donne, bambini e uomini che cantano. Apparentemente schivo e distaccato, Paolo Maccagnan è invece una persona gioviale e dotata di un eccellente sense of humor e di elegante ironia. Ha "respirato" musica fin da bambino e oggi porta in dote l'impronta di due figure determinanti per la sua formazione musicale: quella del padre Sergio, che gli ha trasmesso una solida preparazione vocale e il gusto dell'interpretazione, e quella del nonno materno, Oreste Franchi, oboista e professore d'orchestra (che suonò, tra gli altri, diretto dal grande Carlo Maria Giulini), da cui ha ereditato la cura meticolosa nello studio e nella preparazione dei pezzi d'esecuzione. Da tanta premessa non poteva che derivare una cifra stilistica di tutto rispetto, arricchita da elementi intellettuali e spirituali personali che emergono con chiarezza sia dalle esecuzioni di brani corali sia dal suono di pezzi che egli esegue al pianoforte. Già, perché Paolo Maccagnan è diplomato in pianoforte, strumento al quale dedica molte ore di studio, oltre che un appassionato amore. Ma la sua cultura musicale non è settoriale, perché nutre una fortissima curiosità per tutta la musica, fatta di generi, stili, epoche, influenze e contaminazioni. In particolare, è affascinato dagli strumenti con cui la musica viene realizzata, specialmente quelli esotici o inusuali.

È anche molto competente riguardo ai mezzi tecnologici di riproduzione del suono e tutto questo si riflette anche nella produzione artistica del Coro Monti Pallidi e in una lettura rigorosa dei testi.













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