Sull’urbanistica la replica di Seppi a Laives Insieme

Laives. Di recente Giorgio Zanvettor (Verdi) ha espresso insieme al candidato sindaco del centrosinistra, Luca Bertolini, molte proposte in tema di urbanistica. «Che sia necessario risparmiare il più...



Laives. Di recente Giorgio Zanvettor (Verdi) ha espresso insieme al candidato sindaco del centrosinistra, Luca Bertolini, molte proposte in tema di urbanistica. «Che sia necessario risparmiare il più possibile terreno incentivando il recupero di cubature esistenti lo diciamo fin dal maggio 2015 – afferma però il vicesindaco Giovanni Seppi - tant’è che lo abbiamo inserito, come Svp, al punto 7 dell’accordo programmatico sottoscritto con il sindaco cinque anni fa. Adesso a ribadire questo concetto arriva anche la nuova legge provinciale, la quale impone ai Comuni di recuperare le cubature esistenti, sottoutilizzate o abbandonate, prima di concedere nuove zone di espansione. Anzi: sindaco e assessore competente, proprio in base alla nuova legge urbanistica provinciale, prima di poter aprire nuove zone di espansione dovranno confermare che non ci sono alternative. Non è il caso di Laives, comunque. Ricordo a proposito che qui da noi invece ci sarebbero ancora circa 200 mila metri cubi da sfruttare ed è la strada che abbiamo imboccato con trasformazioni come quella del comparto fra via Noldin e via Damiano Chiesa, così come per l’ex magazzino Groselli 2 e per il complesso Gutleben. Personalmente sono costantemente in contatto con gli assessori provinciali Theiner e Hochgruber Kuenzer per approfondire questi aspetti».

Il vicesindaco spiega quindi che per una cittadina come Laives è fondamentale evitare il più possibile l’apertura di nuove zone sempre più distanti dal centro abitato, perché questo comporta inevitabilmente difficoltà nel garantire servizi e collegamenti a chi vi si insedia. «Puntiamo invece a recuperare tutte le cubature possibili nei centri abitati e a tale proposito posso anticipare che, oltre a quelle già approvate, abbiamo altre cinque o sei richieste in questo senso». Unica “concessione” recente è l’individuazione di un’area agricola nell’immediata periferia di San Giacomo. Lì saranno spostati 15 mila dei 53 mila metri cubi che possono essere costruiti al posto dell’ex magazzino Amonn in centro. Lo si è fatto attraverso una convenzione nella consapevolezza che altrimenti 53 mila metri cubi di costruzioni nel cuore dell’abitato di San Giacomo avrebbero avuto un effetto devastante sull’intera frazione.













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Davide Pasquali

Attualità