L’operazione

Maxi controlli a Don Bosco: un arresto e locali "avvisati"

Sicurezza, i Carabinieri e la Questura di Bolzano hanno perlustrato i rioni bolzanini di Firmian e Casanova. Gli interventi dopo episodi di vandalismo. Verifiche in dieci bar, potrebbero chiudere per problemi di ordine pubblico


Aliosha Bona


Bolzano. La rapina con scasso in via Resia, la venticinquenne picchiata a sangue a Casanova, i vetri rotti di alcune macchine parcheggiate a Firmian, i cassonetti bruciati da un piromane ancora senza nome. Sono solo alcuni dei tanti, troppi episodi di microcriminalità che nell'ultimo mese hanno scosso i residenti del quartiere Don Bosco. Che hanno chiesto (e ottenuto) una sorveglianza più intensa, esigendo l'utilizzo di nuove telecamere di sicurezza che dovrebbero essere implementate nelle prossime settimane. Giovedì pomeriggio in un'operazione congiunta tra il comando provinciale dei carabinieri e la questura di Bolzano è stata setacciata la zona, con attenzione particolare ai rioni di Casanova e Firmian da parte delle pattuglie della squadra volante e degli agenti della squadra mobile, esperti nel contrasto ai delitti contro il patrimonio e nello spaccio di droga. All'opera anche i poliziotti dell'ufficio immigrazione per verificare la regolarità dei soggiorni degli extracomunitari e le pattuglie del reparto Prevenzione crimine arrivate da Torino, specializzate in attività di prevenzione.

Un arresto a Casanova

Il bilancio operativo ha registrato il controllo di 76 persone, 35 veicoli, otto esercizi pubblici. E un arresto: quello di un cittadino marocchino che è stato fermato per l'aggravamento di una misura cautelare dovuto a reiterate violazioni degli arresti domiciliari. Un secondo extracomunitario è stato invece portato in questura e successivamente trasferito al Cpr di Gorizia (centro per il rimpatrio) per l'identificazione e il successivo rimpatrio: non aveva al seguito documenti e nessun titolo per soggiornare sul territorio italiano. Durante le operazioni, che si sono protratte per diverse ore a Casanova, sono stati sottoposti a controllo anche bar e ristoranti. Uno di questi era già nel mirino delle forze dell'ordine per una frequentazione dubbia, nonché ritrovo abituale di soggetti sospetti come segnalato dai residenti. Il locale, seppur in regola con le licenze, sarà sottoposto al vaglio per una eventuale chiusura per motivi di ordine pubblico.

Nei luoghi d'aggregazione

Parallelamente, in zona Firmian, si sono concentrati i controlli dei carabinieri: hanno identificato 88 persone e perlustrato il territorio, con un'attenzione particolare ai luoghi di aggregazione dei giovani come piazza Maria Montessori e il parco Firmian, dove in passato si sono registrati innumerevoli atti vandalici e un notevole disturbo della quiete pubblica. Anche qui dieci esercizi commerciali sono stati controllati ed è possibile che alcuni di essa verranno chiusi temporaneamente per problemi di ordine pubblico. La supervisione si è concentrata anche sulle strade delle vie confinanti in zona Don Bosco: sono stati istituiti sei posti di blocco per un controllo di 18 veicoli. Mentre per reprimere sul nascere eventuali attività criminali, una squadra di militari in abiti borghesi, a bordo di un'auto "civetta", ha operato sotto copertura infiltrandosi in contatti sospetti. A giorni dovrebbero scendere in campo anche le nuove "pattuglie civili": in pratica degli operatori sociali cammineranno tra la gente e nei negozi per monitorare e fare da presidio sul territorio. Un ulteriore supporto alle forze dell'ordine che sarà presentato la prossima settimana a Casanova, teatro dei più frequenti episodi violenti e vandalici.













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