il progetto

Medici di famiglia, Sos fragili. Controlli su 40mila over 74

Kompatscher: «Identificare entro l’anno gli anziani a rischio e intervenire subito» Piccoliori e Salvio: «Tra le 5.600 e le 8.400 persone avranno diritto anche all'assistenza domiciliare»


Valeria Frangipane


BOLZANO. Tre milioni di euro per il progetto fragilità finanziati dalla Provincia e dal Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza). «Più anziani riusciamo ad assistere ed a seguire a casa, più alleggeriamo le liste d’attesa, meno intasiamo gli ospedali». Per il presidente Arno Kompatscher i medici di famiglia sono il primo punto di contatto per i pazienti e vanno sostenuti di più. Per migliorare l’assistenza il direttore del Dipartimento Salute - Günther Burger - ha presentato ieri a Palazzo Widmann - in sala anche Hubert Messner, probabile prossimo assessore alla sanità - il nuovo atto di programmazione che costituisce la base dei nuovi contratti integrativi di medici di famiglia e pediatri: «Dobbiamo rafforzare la rete tra i medici e le cure primarie pediatriche, tra ospedali e servizi territoriali. Le figure sanitarie dovranno collaborare in un team multidisciplinare per assistere meglio i cittadini a livello domiciliare».

Il progetto fragilità
L’invecchiamento della popolazione, la questione centrale. Da qui l’importanza del “progetto fragilità”. Fabio Salvio, Simon Kostner (Snami) e Giuliano Piccoliori, medico di famiglia in Gardena e responsabile scientifico dell’Istituto di Medicina Generale e Public Health, precisano che i medici di base che parteciperanno al piano sottoporranno entro l’anno tutti i loro assistiti con più di 74 anni a screening. Secondo le stime di Salvio, medico di famiglia e membro del sindacato Fimmg, su circa 40.000 soggetti over 74 residenti in Alto Adige, un numero compreso tra i 5.600 e gli 8.400 avrà diritto all'assistenza domiciliare integrata (Adi). Ma di cosa si tratta? L’Adi è un insieme di trattamenti medici, infermieristici e riabilitativi integrati con i servizi socio-assistenziali (igiene personale, cura della persona, assistenza ai pasti) che si eseguono a casa dell’assistito. Servizio erogato gratuitamente. Ma nel concreto i medici come agiranno? Piccoliori dice che tutte le persone con più di 74 anni verranno contattate entro l’anno dal medico di famiglia. «Insieme compileremo due questionari per capire se il paziente è fragile ed eventualmente bisognoso di assistenza a casa. Se il risultato sarà positivo, verrà attivata l’ assistenza domiciliare integrata ». Cosa vi attendete? «Un aumento significativo dei cittadini assistiti a domicilio, una riduzione di accessi inappropriati o evitabili in ospedale e di cure inadeguate o tardive, l’identificazione di una quota importante di cittadini fragili che devono comunque essere tenuti sotto controllo e come risultato scientifico una valutazione della capacità di prevedere l’evoluzione dello stato di salute delle persone anziane».

Pediatri, più vaccinazioni
L'atto di programmazione presentato ieri definisce inoltre diverse misure nel campo della pediatria. Per Rosalba Leuzzi, segretaria generale Fimp uno dei campi d'azione prioritari per noi pediatri è l'aumento del tasso di vaccinazione dei bambini. «L'Alto Adige è ancora agli ultimi posti nella classifica italiana e sotto la media nazionale. Vorremmo organizzare nuove campagne di vaccinazione e svolgere un lavoro educativo in sinergia con l'Azienda sanitaria».

Ospedale di comunità
Il rafforzamento del territorio passa anche attraverso la realizzazione degli ospedali di comunità. Quello di Bolzano sorgerà alle spalle del San Maurizio, nell’area del padiglione W. Previsto entro il 2026 un edificio di 12.400 metri cubi, finanziato in parte con fondi Pnrr. Servirà per degenze brevi o interventi sanitari meno complessi. Burger dice che la progettazione è finita e deve essere approvata dal comitato tecnico provinciale. La costruzione partirà entro pochi mesi.













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