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Mele, la produzione italiana cala del 4% ma l'Alto Adige è in controtendenza

In provincia prodotte quasi 935mila tonnellate. I mercati esteri valgono un milione di tonnellate, oltre a Germania e Spagna, fra gli acquirenti ci sono Thailandia e Vietnam 



BOLZANO. La produzione di mele italiane, inclusi i dati finali delle varietà più tardive, si assesta poco oltre i due milioni di tonnellate con una riduzione del 4% rispetto al 2020 ed una piena conferma delle previsioni di agosto.

I dati sono emersi durante la consueta riunione del Comitato marketing di Assomela, che rappresenta l'80% della produzione melicola nazionale.

A livello regionale, l'Alto Adige si porta a 934.799 tonnellate, in recupero rispetto al 2020, mentre il Trentino si ferma a 510.010, in leggero arretramento rispetto alla produzione dell'anno precedente.

Il Veneto risulta certamente la regione più colpita dagli effetti delle gelate di aprile (-26% sul 2020), con un volume di mele inclusivo di industria in regresso del 31,5%, che arriva però al 49% per le mele da mercato fresco. Una contrazione importante si rileva anche per il Piemonte (-15%), mentre Emilia-Romagna e Friuli sono sostanzialmente stabili.

A livello varietale, si riducono le produzioni di praticamente tutte le varietà, con punte del - 29,3% per la Granny Smith, - 20% per il Red Delicious, - 35% per la Renetta e - 10,7% per la Fuji.

Golden delicious, che da quattro anni vede un calo generale in produzione, è in leggero aumento (+ 3%) ed ancora di più il gruppo delle "nuove varietà", che passa da 70.402 a 128.675 ton. in soli due anni.

Il Comitato marketing ha analizzato anche la situazione del settore biologico, che arriva a 189.974 tonnellate di produzione, in perfetto allineamento con il 2020.

L'export e l'accesso ai mercati si sono confermanti elementi strategici nelle politiche commerciali del settore. I dati elaborati da Ismea indicano un export in costante recupero, che si avvicina ormai ad 1.000.000 di tonnellate per 918.000.000 di euro.

Nei dati si confermano la Germania, Spagna, Egitto e Medio Oriente come aree di alto interesse, ma anche il Sud America è in crescita, così come l'India dove sbarcano 44.000 tonnellate di mele Italiane e con primissimi segnali sui nuovi mercati, come Thailandia, Vietnam e Taiwan













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