Sicurezza

A Merano arriva in strada una pattuglia dell’esercito

Operazione “Strade sicure”, i militari aiuteranno le forze dell’ordine nel presidio del territorio. Il sindaco Dal Medico: «Ma nessuna militarizzazione della città». Entro l’estate il via al “controllo di vicinato”



MERANO. Arriverà, presto, anche l'Esercito a pattugliare la città di Merano in risposta alla crescente domanda di sicurezza. L'operazione s'inserisce nell'alveo di "Strade sicure". Mimetiche sulle strade «ma nessuna militarizzazione  - precisa subito il sindaco Dario Dal Medico - quanto una mano alla forze dell'ordine che abbiamo già teso con la sperimentazione del controllo di vicinato», che partirà entro l'estate, come è già stato annunciato, «e con la messa a disposizione di alloggi a prezzo calmierato per nuovi agenti di polizia», precisa il sindaco.

Fra percepito e realtà dei fatti, in termini di sicurezza, si può ballare il valzer. Dal Medico non ci gira troppo attorno, viene al dunque e cita «sensazioni della gente, ed episodi di diverso peso che accadono in città, fatto sta che abbiamo insistito con il prefetto per avere delle risorse in più per presidiare il territorio».

In occasione della firma del protocollo d'intesa per il progetto di controllo di vicinato, avvenuta a Palazzo Ducale lo scorso 7 febbraio, «dal Commissario del Governo della Provincia di Bolzano, prefetto Vito Cusumano, ho avuto risposta positiva alle pressanti richieste di un maggior presidio del territorio da parte delle forze dell'ordine. La nostra richiesta è stata accolta. Il prefetto mi ha informato che l'avvio dell'operazione "Strade Sicure" nella nostra città è ormai imminente».

La pattuglia di Merano rientrerà in un dispiegamento di forze destinate all'Alto Adige che fa capo a Bolzano. I militari dell'Esercito - ci saranno soprattutto unità della Julia - avranno fondamentalmente compiti di sorveglianza e deterrenza.

Una pattuglia dell'esercito composta da 2/3 militari, non stanziale e in orari determinati dal coordinamento della questura, coadiuverà le forze dell'ordine «nella vigilanza, nella perlustrazione e nel presidio delle zone sensibili della città contribuendo così al controllo del territorio e alla deterrenza nei confronti della microcriminalità. Lo considero, dopo il via libera ufficiale al progetto di controllo di vicinato, un altro importante intervento per consolidare ulteriormente la collaborazione interforze e aumentare la tutela della sicurezza e del bene pubblico in riva al Passirio», aggiunge il primo cittadino.

Controllo di vicinato.

Dal Medico approfitta della presentazione del progetto "Strade sicure" per togliersi qualche sassolino dalla scarpa: «Sul controllo del vicinato, c'è chi dice (il riferimento è ai Verdi, ndr) che in altri Comuni l'iniziativa non ha funzionato. Può essere vero. Ma il fallimento di qualcuno non può essere associato al fallimento di tutti. E allo stesso tempo rivendichiamo il nostro impegno sul tema della sicurezza anche con la messa disposizione, attraverso un privato che si è reso disponibile, di 5/6 alloggi destinati ai nuovi agenti della Polizia di Stato, secondo i prezzi del canone provinciale». Una via per dare risposta al caro casa che scoraggia lo stanziamento di nuove forze di polizia in città.













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